Sleppa

slép-pa

Significato Schiaffo, manrovescio, colpo; grosso pezzo, fetta grande, porzione abbondante

Etimologia attraverso il settentrionale slepa, forse dal medio tedesco schlop ‘colpo’.

L’etimo di questa parola non è certissimo, ma c’è una convergenza sulla sua origine germanica (qualcuno specifica longobarda, qualcuno nota un’affinità con l’inglese slap), e sul fatto che si tratti di un settentrionalismo. Oltre al bel colore schioccante c’è da notarvi una curiosa alchimia di significati che non sembrerebbero vicini.

Il primo significato è di una violenzia schietta: la sleppa è il manrovescio o lo schiaffo, che il peso della doppia ‘p’ ci fa sentire bello sordo e grave. Voltandoti con le braccia alzate mi tiri una sleppa clamorosa, la discussione dotta finisce a sleppe, l’attore che deve fingere uno schiaffo sbaglia e tira davvero una sleppa fortissima e il pubblico “Mamma mia che bravi”. Il colpo della sleppa ha trovato terreno fertile in campo sportivo, dove la sleppa è il tiro, la schiacciata e giusto in genere il colpo particolarmente potente: la punta tira una sleppa imparabile, a calcetto chi tira sleppe inconsulte poi deve andare a recuperare la palla nei cespugli, sulla spiaggia il pallavolista tira una sleppa sullo zio che sbafa il cocomero.

Il secondo significato è alimentare: la sleppa è il gran pezzo, la fetta grossa, la porzione sontuosa. Il passaggio è intuitivo: la fetta ha la forma a paletta e la dimensione della mano che schiaffeggia, è indirizzata al viso anzi alla bocca, e poi la sleppa evoca il colpo della fetta ponderosa che cade nel piatto, e via e via: di analogie che si possono cogliere fra manrovescio e dose generosa ce ne sono diverse. Sia come sia, a colazione metto due dita di marmellata su una sleppa da tre etti di pane perché a colazione non s’ingrassa; l’amico che tagliando la torta non sa progettare le porzioni serve ai primi delle sleppe enormi e agli altri delle ostie trasparenti; e quando c’è il sugo di funghi raccolti la mattina stessa, mi servo una sleppa di polenta e ce la ricopro.

Lo schiaffo e la fetta, che coppia.

Parola pubblicata il 08 Luglio 2018