Summa

sùm-ma

Significato Nel medioevo, opera contenente tutti i principi di una dottrina; trattazione sistematica; compendio

Etimologia voce dotta recuperata dal latino summa ‘somma, totalità’.

Latinismo dotto e corrente, come tanti latinismi dotti e correnti evolve; ma prima di vedere come, cerchiamo di coglierne il nocciolo.

La summa è la somma. Già nel latino classico questo concetto arriva pianamente a indicare la totalità, l’insieme — e in quello medievale, in particolare in quello proprio della filosofia della scolastica (cattolicesimo conciliato con la dottrina aristotelica), acquista un significato ulteriore: la summa diventa l’opera che contiene tutti i principi, i fondamenti, le teorie di una dottrina, di un sapere, di una disciplina. Ed è a partire da questa accezione che entra nel discorso comune, quindi cerchiamo di capire meglio di che cosa stiamo parlando con un esempio, anzi con l’esempio: la Summa teologica di San Tommaso D’Aquino.

Si tratta del più straordinario trattato di teologia prodotto nel medioevo, che ha avuto un impatto formidabile sulla nostra intera cultura. Ordinato in temi, trattati in questioni, affrontate secondo uno schema argomentativo ricorrente, non è un’opera breve. Anzi, è un’opera vasta — quando passa per strada, Il Signore degli Anelli e Guerra e pace corrono in casa e chiudono in fretta le persiane — e capillare: una totalità. Perché (e qui veniamo alla nota dissonante) la summa non nasce come ‘compendio’: la summa è il sistema. Certo, contiene in sé l’interezza di una disciplina, ma questo non l’avvicina necessariamente ad un riassunto.

Quindi propriamente si può parlare di come la Grammatica di Luca Serianni sia la summa della grammatica italiana, di come il lungo lavoro di un gruppo di persone dedite a storia e archeologia diventi la summa della storia di un paesello, di come l’amico dalla testa leggera ci indichi come summa medica un libro trovato in Autogrill.

Invece spesso, come dicevamo, la summa è intesa non come esposizione sistematica totale, come modello di pensiero, ma più agilmente come epitome, come compendio, come opera rappresentativa che può rendere da sola la complessità di una realtà vasta — sconfinando nel fastigio, nella chiave di volta, nel culmine, nella sommità. Si può trovare scritto che un certo motto è la summa di una corrente, di un quadro che è la summa di un artista, di un articolo che è la summa di tutto ciò che non va nel giornalismo.

Dopotutto il concetto di somma non è piatto: la somma è insieme analitica, totalità di aggiunte progressive, e sintetica, come vertice finale. E la summa segue.

Parola pubblicata il 06 Settembre 2021