Tranne

tràn-ne

Significato Eccetto, fuorché

Etimologia composto della seconda persona singolare dell’imperativo di trarre e ne.

Un paio di scarti rendono l’origine di questa parola non immediata, all’occhio di chi la osservi.

Il primo è un troncamento desueto: la seconda persona singolare dell’imperativo di ‘trarre’ di solito la coniughiamo come trai, ma è esistita la variante tra’ (variante del tutto regolare, pensiamo agli omologhi del verbo ‘stare’ o ‘andare’, sta’ e va’). Quindi potrei dire “Tra’ le tue conclusioni”. In questo modo, aggiungendoci un ‘ne,’, dovremmo però ottenere un trane. Il raddoppiamento della ‘n’ rivela forse un rifacimento della parola sul modello di parole colleghe ‘stanne’ ‘fanne’ ‘danne’ o ‘vanne’. Perché è questo che stiamo osservando: il ‘tranne’ è propriamente una variante del ‘tràine’, cioè del ‘togline, levane, estraine’, che da verbo imperativo che era, tanto è stato ripetuto da seppellire il suo valore originario per diventare una preposizione.

Nel suo suono duro, arrotato fra due dentali, resta il vestigio di un comando, che chiede di infilare la mano nell’universo mucchio, nell’elenco totale da cui qualcosa o qualcuno deve essere eccettuato, per tirarlo fuori. Davanti all’ingiustizia sono rimasti tutti indifferenti tranne te, nessuno tranne me si è ricordato dell’anniversario, a tutti piacciono i dolcetti al cocco, a tutti tranne me.

Là dove c’erano i tessuti molli e vivi di un verbo, ora c’è la pietra invariabile di una preposizione. Ma guardare un nautilo fossile spesso sa emozionare più che guardarne uno vivo.

Parola pubblicata il 08 Dicembre 2018