Trascegliere

tra-scé-glie-re (io tra-scél-go)

Significato Scegliere fra più elementi con cura, attenzione

Etimologia derivato di scegliere con prefisso tra-.

  • «Ho trascelto gli ordini da fare.»

Verbo semplice: che c’è mai di astruso in una parola che attacca allo scegliere un tra-? Ma anche verbo difficile: chi è che lo usa, quando si usa?
Ad ogni modo, si tratta di un verbo importante perché l’atto che tratteggia è letteralmente alla base del nostro concetto di intelligenza.

La figura che ci modella davanti è quella di uno ‘scegliere fra più elementi’ — oggetti, persone argomenti e simili. In effetti, è una riedizione della figura stesso dello ‘scegliere’, che nasce dalla voce ipotetica del latino parlato exeligere, cioè ‘scegliere fuori’, scegliere prendendo, come quando scegliamo un fiore sfilandolo da un mazzo. Ma lo stesso elìgere da cui deriva (da cui anche l’eleggere) è di nuovo derivato del verbo lègere, un verbo enorme che significa ‘raccogliere, togliere’ e ovviamente anche ‘scegliere’.
Ogni volta che quel ‘tra’ o quel ‘fuori’ è parso meno evidente, la gente delle nostre terre è stata pronta a ripeterlo, a riaggiungerlo in testa alla parola — anche se alla fine, struttura etimologica alla mano, ‘trascegliere’ è letteralmente stratificato come ‘scegliere (tirando) fuori fuori fra più elementi’. Un po’ ripetitivo, sì. Ma evidentemente ci porge un concetto che vuole proprio passare. Quale?

Lo scegliere con attenzione.
L’azione alla base di questa facoltà che abbiamo è circostanziata sinteticamente da quel verbo lègere, che ci spiega la complessità di un movimento fisico e psichico che compiamo continuamente: raccogliere è sia un ‘mettere insieme’ sia un ‘togliere’. È un gesto corporeo e mentale che richiede l’osservazione dell’intorno, degli elementi che compongono un primo insieme, e quindi l’estrazione e composizione di alcuni elementi secondo un criterio.

Trascegliere è un verbo analitico. Ha la pazienza di ridare una cornice al comunissimo ‘scegliere’, e di delinearci l’attenzione di cui può essere dotato. Questa composizione di concetti non è strana, bizzarra, un estro buono per la gente che va tanto per il sottile. Inter legere, in latino significa ‘scegliere tra più elementi’, proprio come trascegliere, solo che dà vita al concetto stesso di intelligenza: il trascegliere è senza sbavature l’operare con intelligenza, il germe di tutta la nostra idea di intelligenza.

Se trascelgo una soluzione, con una semplicità essenziale metto l’accento sull’opera di ponderazione, valutazione che implica; se trascelgo lo strumento più adatto, ecco tutta l’esperienza, la capacità matura con cui agisco; se di tutto il gruppo trascelgo due o tre persone, ecco la cura della selezione.

Può sembrare una parola strana, da usare. Ma non ha niente di strano. È inconsueta, ma ha un significato di evidenza solare, che continua un percorso di forma che si è ripetuto nei millenni, e che è determinante nel nostro stesso modo di pensare. Se ci fa piacere usare parole che entrino nella realtà, fa per noi.

Parola pubblicata il 19 Novembre 2022