Baldoria

bal-dò-ria

Significato Festa rumorosa, gozzoviglia

Etimologia dall’antico francese baudoire, da baud ‘ardito, coraggioso’.

  • «Programmi per stasera? Si fa baldoria?»

Nella baldoria c’è il baldo, questo si sente bene, ma posto che la nostra conoscenza del baldo si ferma al baldo giovine, espressione quantomai incriccata ed esoterica, per capirci qualcosa è meglio fare un passo indietro. Baldo, che è?

La nostra gente del Due e del Trecento, a penzolare dalle meravigliose letterature di Francia, sentiva e risentiva qualificare personalità ardimentose come bald o baud in antico francese e baut in provenzale. Sono voci che derivano dal francone, e hanno il significato di ‘ardito, coraggioso’ (la radice della lingua protogermanica da cui deriva parla proprio di coraggio).

Il baldo che da qui adattiamo — e che resta in bell’uso nella lingua alta e nello scherzo — è quindi sicuro di sé, disinvolto come un eroe cavalleresco. Arriviamo quindi alla baldoria, che è conseguentemente una festa chiassosa. Mmm, qualcosa non torna. Manca un passaggio.

L’antico francese baudoire (come assomiglia a ‘baldoria’! — e già, perché ‘baldoria’ ne è l’adattamento) significava ‘gioia, allegria’. Che nesso meraviglioso e insolito, di poesia stretta e limpida, unisce il coraggioso e l’ardito al gioioso e all’allegro. Oggi contempliamo anche delle alternative — il coraggioso può essere ingrugnito come un vecchio cinghiale, l’allegro può essere timido come un cucciolo di riccio — ma in fondo l’archetipo dell’ardito gioioso e sicuro, diciamo pure del baldo, ce l’abbiamo.

Così la baldoria diventa il chiasso festoso, l’allegria rumorosa, non senza una nota (o più) di gozzoviglia e stravizzo — non è una manifestazione di gaudio ascetico. Così ecco che ci prepariamo per la baldoria di stasera, i progetti dell’amico che pensa solo a far baldoria in piazza ci pare facciano un po’ acqua, e consideriamo con un pizzico di mestizia l’ultimo giorno di baldoria prima della fine delle vacanze.

Comunque la parola è stata molto esplorata e sperimentata — disordine, licenza, sfrenatezza, perfino inclinazione alle fiamme e alle luminarie: si è parlato delle baldorie architettoniche di una piazza con edifici accozzati, delle baldorie di luci della sagra, di come in una sola vampa io faccia baldoria delle lettere d’amore di quello là. La baldoria è molto, molto gagliarda.

Così, rispetto alle compostezze protocollari delle feste e a tutti i moraleggiamenti su cui insistono bisbocce, gozzoviglie, bagordi, baccanali e via e via dicendo, la baldoria riprende il filo che lega il coraggio all’allegria e ne fa una festa sicura, vigorosa, spensierata.

Parola pubblicata il 28 Novembre 2025