Comitiva

co-mi-tì-va

Significato Gruppo di persone riunito per una gita, una festa e simili

Etimologia voce dotta recuperata dal latino tardo comitivus, derivato di comes ‘compagno’.

  • «È arrivata una comitiva senza prenotazione, riusciamo a sistemarla da qualche parte?»

Ma quanto è allegra la comitiva! È una parola che ci fa subito pensare a un viaggio colorato di gita, a una festa mossa, andante — forse non la più cool e gagliarda, però, forse un po’ domenicale, ma non per questo meno partecipe. Ad ogni modo questi caratteri che colleghiamo al gruppo della comitiva sono piuttosto nuovi.

Anche se la usiamo come sostantivo, ascoltandola meglio sentiamo che nasce come aggettivo: è un adattamento dotto del latino comitivus, un derivato di comes, ‘compagno’. E a spulciare bene le prime attestazioni di questa parola, s’intende subito il tono originario: la comitiva è un gruppo illustre che va. È un corteggio, un accompagnamento (spesso vasto) di figure importanti — gente nobile, gente di chiesa, con tutto un seguito di cavalieri, di paggi, di dame, di carri.

Soltanto in epoca moderna la comitiva diventa la brigata che si muove insieme per qualche attività, specie di svago, per diporto. La prima accezione sfuma nell’Ottocento (la troviamo ancora nei Promessi sposi) e questa seconda rampa fino a oggi.
Così notiamo che nel palazzo storico si avvicendano folte comitive provenienti da mezzo mondo, mentre alla locanda arriva una comitiva di viandanti, stanchi e allegri; durante il congresso, nel foyer dell’albergo, una comitiva di professionisti parlotta e schiamazza; mentre nella sala del ristorante regna il brusio di una grande comitiva.

Sentiamo quanto sia specifico, questo termine. Compagnie e gruppi non implicano in alcun modo il carattere passante della comitiva, e il suo fermento, e le sue dimensioni. Ci si avvicina, piuttosto, la brigata, che è un gruppo dinamico, complice, non piccolo, magari operoso e tendenzialmente anche più turbolento — dopotutto il ‘brigare’ da cui deriva non è un concetto dei più rassicuranti. È più da sabato sera, la brigata. Altri, dai drappelli ai corteggi, richiamano paradigmi più antichi.

La comitiva spicca per il suo tono pastello, per la sua mansuetudine — che pure non la rende necessariamente silenziosa e innocua. Non sarà più il grande corteo, e ha in effetti la sua autonomia, non richiedendo più una figura centrale; ma conserva l’eco del suo primo tratto — movimento non troppo sbavato di una folla impegnata a uno scopo comune. Una parola semplice, spontanea, che ci fa sentire bene il tessuto sottile del suo significato.

Parola pubblicata il 28 Ottobre 2025