Debuttare
de-but-tà-re (io de-bùt-to)
Significato Esordire, specie su una scena, o in società; iniziare una nuova attività
Etimologia dal francese débuter, propriamente ‘tirare il primo colpo’, da but ‘bersaglio’.
- «Ha debuttato quest'anno, in un teatro di caratura internazionale.»
Parola pubblicata il 29 Settembre 2025
Quella del debuttare è la storia di un debutto tardivo, che prende forma fra arcieria e biliardo e approda all’arte e alla più smaccata mondanità. E ci mostrerà una raffinatezza superiore rispetto a quella del ‘buttare’ che ci sentiamo dentro, e che in effetti non c’entra.
‘Debuttare’ significa ‘esordire’. In particolare il debutto è un esordio su una scena, ma è una specificazione che va intesa in senso lato: può essere un mero iniziare un’attività, o un mero presentarsi — ma sempre su un palco in vista. Quello di un ambito professionale, spesso artistico, quello di un certo gruppo sociale; ma magari parliamo di un palco vero e proprio.
Anche il francese débuter, da cui il nostro ‘debuttare’, significa ‘esordire’, ma in origine (parliamo del Duecento) ha un significato proprio che è piuttosto particolare: ‘tirare il primo colpo’. Ora, l’etimologia di débuter non è cosa facile, perché quel but, che ne è il tema, ha una storia ingarbugliata: a noi basti sapere che è un ‘bersaglio’, intrecciato fra accezioni di ‘segno’, e di ‘fine’ — verso cui si fa un primo lancio.
Date queste premesse, non ci stupisce che sia stato dapprima un termine dell’arcieria: il debuter è tirare quel primo colpo, la prima freccia verso il bersaglio — pare in un contesto di allenamento, di esibizione, più che in uno di reale conflitto bellico. E già così ha un profilo da ‘rompere il ghiaccio’ notevole, che ad esempio prosegue in maniera molto lineare anche nel biliardo, dove il primo colpo spacca il triangolo. Ma ecco, è un termine ricorrente nel gergo di giochi disparati, a partire dal Rinascimento.
Per la misura in cui il gioco è spettacolo, siamo già in un ambito mondano, evidentemente. Il primo colpo, l’inizio di partita, l’esordio si traducono in un ‘la’ pubblico, che diventa tipico dell’artista che recitando o cantando si presenta in scena per la prima volta: questo è il significato con cui ‘debuttare’ debutta in italiano, nell’Ottocento. Possiamo parlare dell’opera in cui debuttò la tale soprano, della pièce che vide il debutto del tale attore. Poi, per estensione possiamo anche parlare del collettivo che debutta con una raccolta di racconti, del debutto dell’amico in tribunale, e di come rampolli e rampolle debuttino tradizionalmente a un certo ballo, a un certo gala — per significare che sono sulla piazza per affari d’ogni genere.
Il primo tiro scoccato diventa un’entrata in scena che apre una storia, un’esibizione iniziale densa di promesse — spettacolare quanto nessun ‘esordire’. Una trovata poetica splendida, a cui è solo servito... qualche secolo di maturazione.