Effervescente

ef-fer-ve-scèn-te

Significato Che è in stato di effervescenza; brioso, vivace, estroso, agitato

Etimologia dal francese effervescent, voce dotta recuperata dal latino effervéscere ‘cominciare a bollire’, incoativo del verbo fervére.

C’è una domanda che sgomita per presentarsi subito: ma l’effervescente non è un termine strettamente moderno? Come è che viene fuori questa parola che usiamo per aspirine, acque frizzanti, digestivi in granuli? Tutta roba che la bisarcavola vissuta ai tempi di Napoleone probabilmente non ha conosciuto, al massimo le può essere capitata in mano una bottiglia della veuve Clicquot.

Il verbo latino effervescere (che ahinoi non è filtrato in italiano) è un verbo incoativo, cioè descrive l’inizio di un’azione: l’effervescente è propriamente ciò che sta iniziando a bollire, ad agitarsi. E questa è un’immagine piuttosto generica, che potrebbe avere la versatilità del fervente (che peraltro è suo fratello). Però ‘effervescente’ è una parola molto più tarda, della seconda metà dell’Ottocento, giunta dal francese. Fino ad allora, da un paio di secoli, era usato in ambito scientifico (più o meno) il termine ‘effervescenza’, per indicare quei fenomeni che avevano una qualche analogia con il bollire — dalle reazioni chimiche che liberavano gas (anche alla fermentazione) fino alle eruzioni cutanee. Ma senza significati figurati fino alla metà dell’Ottocento.

L’impressione è che il salto di significato figurato compiuto dall’effervescenza e dall’effervescente sia figlio dell’acqua frizzante. Infatti nel vecchio dizionario di Tommaseo l’effervescente si trova fotografato nell’esempio acque gazose, acidule, fabbricate con sostanze effervescenti. E questo ha molto senso: fino ad allora l’esperienza dell’effervescente era gustativa soltanto o quando riguardava una medicina o quando riguardava un vino. Entrambi, casi in cui il frizzante è soltanto una delle diverse e forti sensazioni in gioco: l’acqua effervescente invece, col suo subito successo, isola questo carattere su uno sfondo neutro quale l’acqua stessa è, permettendo di iniziare a giocarci in sensi figurati.

Impressioni del genere a parte, l’effervescente, anche in senso figurato, ha un profilo che è determinato in parte massima dalla sensazione della bocca: è vero, si agita, scoppietta, e questo già ci parla di brio, vivacità, esaltazione. Ma l’impatto visivo non è travolgente (anzi ha la moderazione di un inizio di ebollizione): però, quando a questa immagine si aggiunge l’esperienza comune dell’amaro sfrigolante che ti fa lacrimare gli occhi e che solletica il palato dissetando e facendo subito desiderare un altro sorso, ecco che si può parlare di uno spettacolo teatrale effervescente, dell’amico che sa sempre portare nel gruppo un’atmosfera effervescente, della passione effervescente accesa dalla nuova druda.

L’effervescente è diventato forte perché prende i caratteri di un fenomeno e li trasforma in sensazione condivisa; e le parole sensazionali sanno comunicare ai livelli più profondi, anche quando sono così leggere e simpatiche.

Parola pubblicata il 27 Luglio 2019