Epifita

e-pì-fi-ta

Significato Pianta che cresce su un’altra usandola come sostegno; che cresce su un supporto

Etimologia composti dagli elementi di ascendenza greca epi-, da epí ‘sopra’, e -fita, da phytón ‘pianta’.

  • «Nel vaso c'è solo bisogno di corteccia, è un'epifita.»

Ci sono diversi modi di crescere su qualcosa. Abbiamo una grande consuetudine, materiale e figurata, con quello del parassita, letteralmente ‘commensale’, ma commensale ben poco simpatico, che campa a spese e a danno d’altri. Invece l’epifita (sostantivo e aggettivo) ci presenta una relazione diversa ed estremamente interessante. Siamo primariamente nel campo della botanica.

Prendiamo a esempio zone tropicali con complessi ecosistemi forestali pluviali, in cui le canopie, i sistemi delle volte frondose delle piante più alte, raggiungono quote vertiginose — in un Risiko all’accaparramento dell’ultimo raggio di sole. Giù dabbasso la situazione si fa letteralmente oscura. C’è chi si è evoluto qui accontentandosi di pochissima luce (e oggi reinveste questa capacità prosperando negli anditi ombrosi delle nostre case), ma c’è anche chi, per cavarsela, ha appreso la lezione newtoniana dello stare in piedi sulle spalle di giganti per lucrare un po’ di radiazione in più. Sono le piante epifite, cioè che, secondo la lettera greca, crescono ‘sopra’.

In uno scatto di Bodofzt, una Tillandsia bourgaei che cresce su una quercia, nello stato messicano di Puebla.

Non sono parassiti che prosciugano la pianta a cui si appoggiano — semplicemente usano piante più grandi come sostegno. Si trovano in zone tropicali (e qui fra deserti, montagne, foreste pluviali), ma prosperano anche altrove — per quanto, notiamo, di organismi epifiti autoctoni noi abbiamo muschi e licheni, mentre dagli ecosistemi tropicali arrivano bromeliacee e orchidee di bellezza fantasmagorica. Col fatto che campano appoggiate ad altre piante, tendenzialmente hanno poche pretese in quanto a terra e acqua, e anche per questo sono risultate particolarmente congeniali al nuovo bizzarro habitat dell’adpartamentum urbanum.
Però si può anche parlare delle comunità epifite di microorganismi che vivono su certe foglie, delle varietà di organismi epifiti che prosperano su un fondale basso: a dispetto del riferimento chiaro alle piante, nell'epifita la pianta può farsi figura della crescita, e il dato nucleare resta un 'crescere sopra', senza spese per il sotto.

Un dato interessante è che, nonostante l’epifita offra una suggestione concettuale estremamente interessante — anche in virtù del contrasto col parassita —, almeno nei dizionari non ha fatto salti figurati, non risulta impegnato in metafore.
Però sarebbe estremamente facile parlare degli studi epifiti che prendendo direzioni differenti prosperano su uno studio precedente, di opere d’arte epifite che si reggono su un certo canone di fantasia realizzando tutt'altro, delle invenzioni culinarie epifite che apportano novità alla tradizione in base alle novità delle materie prime locali.

È un termine splendido nella sua dimensione scientifica, che però potrebbe avere un bel respiro profano. Chissà che la maggiore complicità con creature epifite, nelle nostre case, non ci porti a usare in modo più ricco l'eleganza e la semplicità di questo termine.

Parola pubblicata il 30 Ottobre 2023