Illustrare
il-lu-strà-re (io il-lù-stro)
Significato Corredare un testo di disegni, figure, foto; spiegare, commentare, esporre in dettaglio; onorare
Etimologia voce dotta recuperata dal latino illustrare, derivato di lustrare, nel senso di ‘rischiarare’, con prefisso in-.
- «Ti illustro le possibilità che abbiamo.»
Parola pubblicata il 19 Aprile 2025
Per illustrare servono illustrazioni, questo è chiaro, eppure ti posso illustrare un piano senza supporti visivi. Al solito, dobbiamo capire che cosa significhi davvero ‘illustrare’ — verbo peraltro illustre.
Il problema è che dalla stessa pianta abbiamo almeno due esiti di significato piuttosto divaricati, in apparenza, quindi ricondurli a unità, per il nostro orecchio, non è immediato.
Quello di ‘illustrare’ è un concetto che verte soprattutto sul corredare un testo con disegni, con fotografie, con figure in genere — e ha una sua rilevanza estetica, tecnica e commerciale, pensiamo al valore aggiunto di una storia illustrata, al libro d’arte finemente illustrato, alle illustrazioni enigmatiche o grottesche che attirano l’attenzione dei bambini.
Certo che però, quando il nonno illustra al nipote come è che l’aereo faccia a stare per aria, quando lo zio ci illustra i vantaggi di mandar lui a scegliere i vini da regalare a Natale, o quando mi illustri i programmi per la serata, non è detto che siano tirate in ballo foto e schemi: l’illustrare è uno spiegare, commentando, esemplificando — in maniera incisiva, pianificata e dettagliata.
Ma posso anche parlare di come un cognome sia illustrato da sorelle di grande successo, di come il sostegno all’arte, all’impresa e alla conservazione della natura illustri il piccolo comune, a come un premio prestigioso illustri una squadra di ricerca o un’università intera. Certo è un uso più raro, ma si rifà al profilo corrente e accessibile dell’illustre.
Come stanno insieme tutte queste accezioni?
Lustrare in latino aveva molti significati importanti: quello con cui lo immaginiamo noi, un tirare a lucido, o più genericamente un illuminare, un rischiarare, non è che una coda sottile, ultima voce in fondo al vaso di Pandora da cui gli altri significati sono tutti scappati (purificare, percorrere, esaminare — con una certa persistenza nel perlustrare, però — girare attorno).
Il nocciolo da cui tutto si dipana è un concetto di chiarezza — la voce ricostruita come lustrum, alla base del lustrare e dell’illustris, è parente di lumen, ‘luce’. L’illustre non è che un chiarissimo, forte di uno splendore personale, e anche l’illustrare è un chiarire — figurato, e con mezzi diversi.
È solo per eccellenza che diventa un corredare con figure: secondo l’adagio un’immagine vale mille parole, ma commenti, analisi, spiegazioni, analogie, esempi e parabole possono tutte illustrare. Insomma, il finemente illustrato può essere finemente illustrato anche a parole.