Pavesare

pa-ve-sà-re (io pa-vé-so)

Significato Ornare la nave con la gala di bandiere; abbellire, ornare con bandiere, tappeti e simili

Etimologia da pavese, genere di ornamento, ma prima tipo di scudo rettangolare in uso alle milizie medievali, con riferimento alla città di Pavia.

  • «Accidenti, guarda come ha pavesato l'automobile per andare alla partita!»

Nella descrizione dell’ornamento a festa, il pavesare spicca per grazia e precisione. È una parola leggermente ricercata, ma non difficile — anzi da usare è proprio facile, descrive un’azione (e, col pavesato, una qualità) nientemeno che iconica.
La questione articolata è l’etimologia. Si parte dal pavese, e quindi — si penserà — da Pavia?

Il pavese era un particolare tipo di scudo in uso nel medioevo. Era uno scudo in uso alle milizie, non uno scudo da cavaliere, ed era grande e pesnate, rettangolare, ornato di stemmi ed emblemi. Spesso era manovrato da un soldato addetto, che lo usava per coprire sé e un arciere o un balestriere. Probabilmente non fu proprio un’invenzione della città di Pavia, anche perché l’intuizione è rudimentale, ma ne porta il nome per eccellenza.

Ora, scudi di questo genere trovarono impiego anche in marina. Una nave pavesata (ci stiamo avvicinando!) era stata munita di scudi del genere che dicevamo lungo le murate, a scopo difensivo. L’effetto era notevole anche in quanto a impatto visivo — il risultato doveva essere bello e gaio, perché la pavesata trascese.

Pavesare passò a significare l’ornare una nave col gran pavese, un gala di bandiere, cioè bandiere ordinate in lunga fila a garrire fra alberi e pennoni da poppa a prua, e magari anche sulle murate dove stavano gli antichi pavesi. Un altro splendido caso di come un un’usanza guerresca sia diventata festosa e innocua. E di qui passò oltre.

‘Pavesare’, nel suo senso più ampio, significa ornare a festa con tappeti, stendardi, bandiere e via dicendo. Posso parlare di come il paesino si sia trasformato, non c’è balcone che non sia pavesato per la festa del patrono; dell’impegno che il comitato del carnevale profonde a pavesare le strade con i colori della squadra del rione; e per il compleanno pavesiamo la casa di scritte e bandierine. Arriva fino a ciò che pare un ornamento del genere — pensiamo al negozio pavesato di trecce di cipolle.

Ma può anche avere un bel respiro figurato: mi posso presentare all’incontro che mi incupisce pavesato con le migliori intenzioni e l’aria più lieta, posso pavesarmi dei miei successi con spirito vanesio ed esibizionista. Dopotutto l’immagine dell’ornare con gala di bandiere è immediata e versatile, anche nella sfera metaforica, e molto più incisiva rispetto ai normali ornari e decorari.
Insomma, una bella trovata per pavesar discorsi.

Parola pubblicata il 04 Agosto 2025