Pleiade

plè-ia-de

Significato Gruppo insigne;

Etimologia voce dotta recuperata dal latino Pleiades, nominativo plurale, mutuato dal greco Pleiádes, ‘figlie di Pleione’ (Pleión).

È il 1999. Su un rilievo vicino alla città di Nebra, nel cuore della Germania, a una cinquantina di chilometri a ovest di Lipsia, due goffi tombaroli trovano un oggetto di valore inestimabile — che due anni dopo viene astutamente recuperato dalla forza pubblica in un finto scambio in un albergo di Basilea, in Svizzera. Tale reperto è noto come disco di Nebra, una rappresentazione del cielo eccezionalmente antica (la datazione è oggetto di dibattito, ma si parla in modo ricorrente di un periodo precedente al 1.600 a.C.). Ebbene, nella disposizione delle stelle d’oro sul disco di Nebra spicca un grappolo di sette astri, in cui è facile riconoscere le Pleiadi.

Le Pleiadi popolano da sempre l’immaginazione di chi ha vissuto alle nostre latitudini, ed è un vero piacere poterle chiamare in un discorso figuratamente, anche senza parlare precisamente di mitologia e di astronomia.
Sono state contate in numero variabile — e questo ha arricchito il mito, perché il loro numero classico di sette è stato corretto da narrazioni che volevano ora una ora un’altra si nascondesse per qualche riserbo o vergogna. Per i Greci le Pleiadi erano figlie del titano Atlante e della ninfa oceanina Pleione, e le loro storie sono divergenti e frammentarie — se non per l’assunzione finale nel firmamento. E il dato astronomico schiettamente sorprendente è non siamo davanti a un gruppo apparente di stelle, come le costellazioni: fra loro sono vicine davvero.

Le Pleiadi sono l’ennesimo caso di un gruppo femminile del mito che spicca come gruppo, più che nelle sue singole componenti — e questo profilo collettivo si conserva nella nostra generica pleiade, un insieme insigne e omogeneo.

Si può parlare della pleiade di persone di scienza che ha contribuito a svelare un certo mistero della natura, della pleiade di artisti che dà lustro alla piccola città, della pleiade di autori e autrici portata alla ribalta dalla piccola casa editrice.
Ma per converso quello della pleiade può anche essere inteso (con una vena ironica non sempre amichevole) come gruppo in cui nessuno merita d’essere nominato singolarmente — e quindi si può parlare della pleiade di adoratori che incensa il personaggio di nuovo spicco, della pleiade di persone intervenute a commentare il fatto del giorno. Un uso un po’ acre, visto che quel grappolo celeste che antichi riverenti sacerdoti posero sul disco di Nebra è di una bellezza semplice, immediata e totale.

Parola pubblicata il 04 Marzo 2021