Rabdomante

rab-do-màn-te

Significato Chi esercita l’arte divinatoria con una verga magica, in particolare nella ricerca di acque sotterranee o giacimenti minerari

Etimologia da rabdomanzia, derivato dal greco tardo rabdomantéia, composto di rhàbdos ‘verga’ e mantéia ‘divinazione’.

Vista l’origine di questo termine, ci si aspetterebbe che la rabdomanzia fosse una forma di divinazione ben documentata nelle fonti greche classiche, ma non è così. Addirittura sembra che il termine rabdomantéia compaia solo nel greco patristico, cioè già in epoca cristiana.

Notiamo che si tratta di una parola piuttosto generica: il rabdomante è colui che esercita la divinazione con lo strumento di una verga magica. Ora, questa definizione abbraccia un vasto novero di specie di arti divinatorie, praticate dal Medio Oriente fino in Cina, che prevedevano l’uso di bastoni, bacchette o frecce (in questo caso si parla di belomanzia) da cui si traevano auspici a seconda di come cadevano o di quali venivano estratti da un fascio. Ma il termine ‘rabdomanzia’ e i suoi omologhi riemergono nelle lingue europee, fra il XVII e il XVIII secolo, descrivendo un tipo di divinazione molto preciso.

Il rabdomante diventa colui che, reggendo a due mani una forcella, a seconda delle sue vibrazioni riuscirebbe a localizzare sorgenti d’acqua sotterranee o giacimenti minerari nascosti. C’è chi ha cercato di dare scientificità a questo tipo di divinazione, affermando ad esempio che i tendini delle braccia del rabdomante subiscono e rivelano l’umidità delle acque. Ma ovviamente non è che una superstizione popolare. Una cugina di mia mamma si diceva fosse una rabdomante straordinariamente capace…

Comunque, la figura del rabdomante, che muove i suoi passi con concentrazione e in maniera (apparentemente…) casuale alla ricerca di qualcosa di nascosto magari trovandolo (perché qualche rabdomante l’acqua l’avrà pur trovata, sennò non ne staremmo a parlare), è però molto suggestiva, e invita similitudini e metafore. Così l’abilissimo cercatore di funghi sembra abbia la bacchetta da rabdomante, e fra cumuli sconfinati di volumi il libraio trova quello che ti interessa come un rabdomante.

Parola pubblicata il 17 Dicembre 2016