Screanzato

scre-an-zà-to

Significato Maleducato, che si comporta in modo incivile, irrispettoso

Etimologia derivato di creanza con un prefisso s- negativo.

Per misurare il significato di questa parola si deve misurare quello della ‘creanza’. Vederlo meglio proietta sullo screanzato una luce potente e insolita.

La creanza, spesso tornita in ‘buona creanza’, è l’insieme delle maniere buone, convenienti, dei regolamenti e delle attenzioni il cui rispetto è segno di educazione. Si tratta di un importante prestito dallo spagnolo crianza, termine antico che già nel XII secolo echeggia fra forme latine e forme volgari, ed è derivato del verbo criar; criar vuol dire, fra le molte altre cose, anche ‘allevare bene, istruire’, e il punto di interesse sommo è che — proprio come pare — viene da creare.

‘Creare’ già in latino è un verbo immenso, e (fatto che qui ci interessa in modo precipuo) contiene il germe del produrre, del far crescere: ogni creazione è in sensi diversi costituita attraverso un accrescimento. Non stupisce che questo processo neutrale si colori di un tono positivo: il ‘creare’ tende ad avere, se non un modello, almeno un fine — e il far crescere, l’allevare, nel criar che origina la crianza diventano il far crescere e l’allevare bene.

È così che la creanza, col suo civile bagaglio, diventa il risultato sintetico e caratteristico del buon allevamento — tratto che riconosciamo anche nell’educato. Le resta un profilo incisivo, che è particolarmente apprezzabile (in negativo) nello screanzato. Il maleducato e l’ineducato si collocano in un percorso educativo; l’incivile scomoda l’attitudine alla vita consociata; l’irrispettoso si cala in un riconoscimento mancato e via dicendo: lo screanzato prende una strada diversa, e ci dipinge senza circoscrizioni né circostanze una persona ammezzata. Il riferimento alle maniere e alla mancanza di garbo è ovvio, ma non può non echeggiare che in effetti, pulito dal rumore di estensioni e traslati, lo screanzato, mancando di creanza, non è creato fino in fondo, è incompiuto.

Se noto lo screanzato che inizia a mangiare prima che gli altri si siano seduti, la pretesa screanzata di passare avanti a tutti per ordinaria fretta, la screanzata che risponde in maniera volgare alla mia legittima osservazione, non sono tanto piccato: piuttosto mostro un minimo di formalità lucida.

Poi certo, la famiglia dei suoi sinonimi è particolarmente larga, e i significati finiscono per scolorare gli uni sugli altri senza che restino differenze sostanziali. Permangono solo le differenze di sfumature sottili, e questo termine, ricavato da un prestito rinascimentale dallo spagnolo, ci dà il contributo unico di un allevamento, di un’educazione intesa come esperienza creativa della persona — e così ‘screanzato’ diventa un termine raffinato.

Parola pubblicata il 18 Dicembre 2019