Simonia
Parole semitiche
si-mo-nì-a
Significato Compravendita di beni spirituali, come cariche ecclesiastiche e indulgenze
Etimologia dal latino medievale simonia, dal nome del personaggio degli Atti degli Apostoli Simon Mago. Il nome Simone deriva dall’ebraico Shim’on, dal verbo shamá’, ascoltare, ed ha quindi il significato di ‘colui che ha ascoltato’.
- «Sperare di acquistare la salvezza pagando è pura simonia».
Parola pubblicata il 27 Ottobre 2023
Parole semitiche - con Maria Costanza Boldrini
Parole arabe, parole ebraiche, giunte in italiano dalle vie del commercio, della convivenza e delle tradizioni religiose. Con Maria Costanza Boldrini, dottoressa in lingue, un venerdì su due esploreremo termini di ascendenza mediorientale, originari del ceppo semitico.
Nel Secondo Testamento di 'Simone' degni di nota se ne incontrano due. Il primo, il più importante, è l’apostolo a cui Gesù cambia il nome e che da Simone, umile pescatore della Galilea, diventa Pietro, pescatore di uomini e capo della Chiesa. Il secondo Simone compare negli Atti degli Apostoli. Era un uomo dedito alla magia, un taumaturgo originario della regione della Samaria che si convertì al cristianesimo. Commise però un errore fatale: confuse la fede con la gnosi e prese il messaggio di Cristo come qualcosa a cui essere iniziati in quanto sapienza occulta. Non comprese davvero l’atto di pura fede e speranza che implica la conversione a Cristo e, quindi, tentò di acquistare da San Pietro col denaro il potere di esercitare le facoltà miracolose dello Spirito Santo.
A questo episodio si ispira il nome che indica la compravendita di beni spirituali, la famosa vendita delle indulgenze che afflisse la chiesa cattolica tra il XIV e il XVI secolo e che portò, tra le altre cose, alla nascita delle chiese riformate. Non solo: simonia è anche lo scambio di cariche ecclesiastiche, gli accordi che si prendevano per far sì di ricoprire ruoli di primo piano nella gerarchia romana. Pensiamo all’epoca dei papi con prole che giocavano a Risiko con imperatori e re.
L’etimologia di simonia si intreccia a quella del nome Simone, va da sé: deriva infatti dall’ebraico Shim'on, nome tuttora in uso in Israele, che a sua volta viene dal verbo shamá', ovvero ascoltare. Per cui Shimon significa di fatto ‘colui che ha ascoltato’. I più avvertiti sentiranno in questo verbo un’eco dell’incipit della preghiera più importante dell’ebraismo, lo Shemà Israel, appunto ‘Ascolta, Israele’.
Tornando alla simonia, anche se comprare o vendere assoluzioni, posti in paradiso o nella gerarchia ecclesiastica può sembrare fuori moda, ormai, essa resta un fenomeno immortale - e per scoprirlo basta estenderne il significato appena un po’: i ricchi giochi comprati ai figli dal padre assenteista sono la simoniaca illusione della fungibilità dell’amore; sono le pappe di lusso acquistate per il cane abbandonato tutto il giorno da solo in casa, simonie scucite per ripianare fallacemente il debito; simonie gli spiccioli spesi in beneficenza o in elemosina per rincalzarsi la coscienza.