Paradiso

pa - ra - dì - so

Significato In alcune religioni, luogo di gioia, beatitudine e letizia in cui le anime giuste andranno a godere dell’amore di Dio dopo la morte. Giardino primordiale in cui l’uomo e la donna sono stati creati e hanno vissuto in armonia con il creato prima di commettere il peccato originale. Luogo meraviglioso in cui trovare riposo, calma e pace

Etimologia voce dotta, attraverso il latino tardo paradisus, a sua volta dal greco biblico paràdeisos, dalla voce iranica pairidaeza, di origine indoeuropea.

  • «Guarda che fiori, che erbetta, che cielo, senti che pace, non un motore! Questo agriturismo è un paradiso in terra.»

Paradiso è una parola che possiede miriadi di sfumature: le più brillanti e intense, dai toni danteschi, sono quelle che si attagliano alla sfera religiosa. Si va poi verso le gradazioni più tenui, anche un po’ scialbe, con i significati figurati, talvolta abusati e messi un po’ dappertutto come il prezzemolo. Si arriva infine all’estremità del suo spettro cromatico, la parte più diafana ed eterea, che è quella legata al suo senso originario.

Quante volte, magari visitando un luogo strepitoso dalla verdura lussureggiante, ci siamo sentiti esclamare — banalmente, diciamocelo: ma questo è un vero paradiso! Magari, in maniera più ironica, vedendo al mercato una fila di bancarelle di libri particolarmente ben fornite, abbiamo dato una gomitata nel fianco all’amica bibliofila sorridendo: il tuo paradiso, no? Questi sono tutti usi comunissimi della parola, la quale, tra le altre cose, è stata scelta come nome per una torta la cui preparazione semplice e il gusto sublime mandano ogni ghiottone in visibilio.

Ma insomma, è inutile girarci intorno: per noi, figli di Roma, Atene e Gerusalemme, parlanti la lingua di Dante, la prima immagine che ci si para davanti agli occhi con la parola paradiso è quella dei cori angelici, del Pellegrino e Beatrice che ascendono verso “l’amor che move il sole e l’altre stelle”. E qui si va verso la sfera della fede e dell’escatologia.

Ogni religione ha e ha avuto la sua idea dell’aldilà: i Greci e i Romani pensavano che coloro che erano amati dagli dei andassero nei Campi Elisi, i cristiani ritengono che le anime dei giusti ascendano in un luogo di letizia perfetta in cui godranno dell’amore di Dio, gli ebrei, molto saggiamente, si limitano a riconoscere che dell’aldilà non ne sanno proprio niente. Vagamente accennano ad un ‘dormire coi padri’, ma non si dilungano in speculazioni del dopo: si pongono già troppe domande, non è il caso di aggiungere ulteriori interrogativi. I musulmani, invece, ritengono che il paradiso sia la Janna, un giardino meraviglioso in cui i credenti vivranno eternamente in pace e armonia con Allah.

Guarda guarda, proprio qui abbiamo il nocciolo della questione, e non solo nel Corano! Nella Bibbia, infatti, il Giardino è il luogo del fattaccio, del peccato originale. Gan Eden, il giardino in Eden, in cui Adamo ed Eva vivevano sereni in armonia col creato fino alla fatidica tentazione del serpente, è il Paradiso Terrestre (perduto, come ci insegna il grande poeta inglese John Milton). E non c’è parola più adatta di paradiso per parlare di un giardino, giacché l’etimologia, passando per il latino, ci arriva dal greco biblico paràdeisos, in cui propriamente indica un giardino, un frutteto, e a sua volta viene dritta dalla parola iranica pairidaeza, cioè ‘luogo recintato’ (derivato di daeza, ‘muro’, col prefisso pairi- ‘intorno’ — in cui possiamo scorgere la parentela indoeuropea col peri- greco, che ha il medesimo significato). Che cos’è un giardino se non un parco cinto e separato dal resto? In medio oriente ancora si vedono frutteti recintati stagliarsi nel paesaggio.

A ben guardare, allora, quando usiamo la frase trita e schietta ‘questo giardino, credete a me, è un vero paradiso’ ci stiamo abbandonando voluttuosamente ad un pleonasmo magistrale!

Un’ultima curiosità, particolarmente godibile per la serendipità linguistica: pairidaeza ha avuto un esito anche in un’altra lingua. In ebraico, infatti, pardesh, significa appunto luogo recintato, giardino. Quante meraviglie che sono racchiuse nel giardino fiorito della parola paradiso!

Parola pubblicata il 24 Aprile 2022