Tristo

trì-sto

Significato Malvagio, meschino, sventurato

Etimologia dal latino tristis.

Questa sì che è una parola interessante.

Oggi quando parliamo di ‘triste’ pensiamo subito all’afflitto, al mesto, al malinconico. Ma questo consueto filone di significati è solo uno degli esiti del latino tristis. Questo aveva anche i significati di funesto, di nocivo, di rigido, di arcigno. Insomma, il tristis poteva anche essere in genere di cattivo umore, o perfino malvagio. E sono più o meno questi i significati che si perpetuano nel tristo.

In italiano tristo significa quindi in primis malvagio, losco: ci si può imbattere, tornando la sera, in tristi figuri che si attardano all’angolo della strada (per cui optiamo per un rapido attraversamento), e il tristo protagonista della serie televisiva ha uno charme senza uguali.

Al modo latino il tristo si avvicina poi al misero, al povero, al magro, e anche allo sventurato (quasi induriti da un duro male): si può parlare del tristo raccolto prodotto dalle due piante di pomodori che abbiamo piantato, del tristo risultato dell’esperimento in cucina - e ricordiamo che Don Chisciotte è anche noto come “Il cavaliere dalla trista figura”. anche la sua silholuette stentata lo diparte parodisticamente dai classici cavalieri mascelluti e muscolosi.

Una parola sicuramente alta e ricercata: la sua forza sta nella sua grazia, utilissima quando ci si riferisce al male e alla miseria.

(Da non scordare anche il suo derivato ‘tristanzuolo’ - che ha dei significati simili ma più smussati, e colorati di garbata comicità: i tavoli da biliardo sono occupati da dei tristanzuoli che invece di giocare si fanno dei selfie, il marito decora l’albero di Natale in maniera tristanzuola.)

Parola pubblicata il 14 Settembre 2016