Barlume

bar-lù-me

Significato Luce incerta, fioca; indizio, parvenza evanescente

Etimologia derivato di lume, col prefisso bar-, forse affine al peggiorativo bis-.

Di primo acchito può sembrare che questa parola abbia un significato esiguo, per quanto suggestivo. E invece è un significato di spessore, intelligente.

Come sappiamo, il barlume è una luce fioca, incerta. Il nesso col ‘lume’ è trasparente, mentre magari il prefisso bar- ci lascia qualche perplessità: non è un prefisso molto produttivo, in italiano, e lo troviamo giusto in voci consimili, come ‘barbaglio’. Secondo alcuni, si tratta di un prefisso affine a bis-, non inteso come ‘due volte’, ma come peggiorativo (pensiamo ai casi di ‘bislungo’ o ‘bistrattare’). Perciò il barlume è una luce malferma e debole. Ma c’è un però.

Il barlume è una luce malferma e debole, però è una luce. In quanto tale è una manifestazione, un’apparizione: magari scompare rapidamente, ed è tenue poco meno di un riflesso, ma basta ad essere indizio, basta a parere. Sicuramente possiamo parlare del barlume della luna che a quando a quando tremola dietro alle nuvole rapide, o del barlume inquietante delle candele nel portico; ma possiamo anche parlare (classicamente) del barlume di speranza che ci rimane all’ultima mano di briscola quando stiamo perdendo di brutto ma forse abbiamo contato bene le carte ancora da giocare, del barlume d’ironia conservato in ospedale, del barlume di commestibilità su cui gli ospiti si concentrano per lodare il mio risotto e mandarne giù qualche forchettata.

Il barlume è una luce evanescente: non si afferra, è incerto, impalpabile, fioco, perfino lontano. Ma c’è, ed è un segno. Una parola di spessore, dicevo.

Parola pubblicata il 04 Marzo 2018