Doglianza

do-gliàn-za

Significato Rimostranza, lagnanza; dolore

Etimologia dall’antico francese doillance, derivato del latino dolère.

  • «È una delle tante doglianze che ci sono giunte.»

Questo è un ambito di significato in cui muoversi non è affatto facile, perché è una polveriera: saper scegliere la parola giusta è come saper tagliare il filo giusto dall’ordigno che sta per esplodere.

Nel senso più ampio, stiamo parlando di manifestazioni e comunicazioni di dolore o di scontento: sono manifestazioni delicatissime da interpretare e accogliere, perché sono mosse e raccolte con le ragioni e i sentimenti più differenti. Accettando la sfocatura, dal lato di chi le produce si avvicendano, a seconda della situazione, autenticità e posa, slancio e calcolo, richiesta e rimprovero; da quello di chi le riceve, c’è da sciogliere un nodo di eventuale compassione, insofferenza, rifiuto, indifferenza, giustizia — e la sua reazione avrà a sua volta degli effetti.
Insomma, la dinamica in cui una parte si lamenta con un’altra parte perché qualcosa non va è terribilmente complicata — vivendo nel mondo lo sappiamo bene.

Alti gradi di complessità richiedono spesso intere squadre di parole, per coprire un’area di significato: e qui una squadra di sinonimi in splendida forma ce l’abbiamo.
Abbiamo lamenti e lamentele, che hanno un tratto di emozione forte e che possono avere un’uggia speciale — superata solo dalla lagna e dalla lagnanza, che sono giudicate con un profilo particolarmente fatuo (anche se la lagnanza sa presentarsi anche in ambiti aulici). Abbiamo la querela, che lavora in tribunale, e sua sorella la querimonia, che ha preso una via più letteraria; abbiamo il reclamo, coi suoi moduli, la rimostranza, patita ma sicura di sé, e la recriminazione, che riconsidera il passato con dispetto. E abbiamo anche la protesta, che sa manifestarsi in forme molto fisiche e partecipate. In questa squadra, la doglianza come gioca?

Fa un riferimento evidente al fatto che qualcosa duole. Per questo conserva una prospettiva piuttosto intima, strettamente legata all’esperienza e alla sensazione, che prevale su quella civile di querele, proteste, reclami. E però (forse anche perché più inusitata, o perché squaderna un dolore che suscita più rispetto) si distingue da lamentele e lagnanze, ha un’aria più seria, si fa tenere in una considerazione meno infastidita. Già perché la doglianza ha anche il significato più stretto di ‘dolore’.

Se parlo con capufficio e responsabile delle doglianze di un certo numero di clienti, proietto quella roba lì, quelle medesime regioni di scontentezza che chiedono riparo, in una dimensione in cui sono tenute di conto e accolte per quello che sono; se nella riunione di condominio sentiamo citare le nostre come doglianze, non abbiamo l’impressione che siano sminuite, o considerate moleste, importune; ed è un termine amato nel diritto, proprio per il suo contegno distinto — e leggeremo quindi di come la corte abbia accolto le doglianze della parte ricorrente.

Certo è una parola che fa vedere la propria ricercatezza, ma è una ricercatezza accessibile, e che soprattutto sa mostrare premura.

Parola pubblicata il 09 Marzo 2023