Inconcusso

in-con-cùs-so

Significato Che non può essere scosso, incrollabile

Etimologia voce dotta recuperata dal latino tardo inconcussus ‘che non è scosso’, che con prefisso negativo in- è derivato di concussus, participio passato di concùtere ‘scuotere’ (a sua volta derivato di quàtere ‘scuotere’, con prefisso con-).

Alcune parole si trovano una nicchia di significato isolata e pacifica; altre si contendono il (quasi) medesimo significato con un nugolo di sinonimi agguerriti. In questo secondo caso, siamo davanti a significati urgenti che possono avere diverse sfaccettature, presentazioni differenti — e nella contesa, la ricerca del taglio più calzante fa spazio anche per termini più ricercati.

Fermo. Saldo, stabile. Fisso. Inamovibile, irremovibile, costante. Granitico, ferreo, incrollabile. Ciascuno di questi aggettivi, se associato a una fede, a un dominio, a un principio, ci rende un’immagine grossomodo simile, ma con connotati un po’ differenti. Ebbene, l’inconcusso ci racconta questa immagine non con una generica staticità, né spiega la non-possibilità del movimento col suffisso di possibilità -bile, e nemmeno ricorre a metafore su materiali. L’inconcusso è letteralmente il non scosso — e non affrettiamoci a prenderlo per più di questo.

Concreto, si allunga dichiarando la qualità di ciò che non può essere scosso dicendo che non è mai stato scosso. Un po’ come l’invitto, che è invincibile perché imbattuto. Si avvicinano molto, ma l’incrollabile (in cui il ‘crollare’ mantiene il significato primo di ‘scuotere’, e non quello oggi normale di ‘rovinare a terra’) si mostra come un aggettivo smargiasso, mentre l’inconcusso ostenta il carisma di chi è forte e senza cicatrici.

Una fiducia inconcussa in una persona non è mai mancata né ha mai avuto ombra di ragione per mancare; la serenità inconcussa del nonno non concepiamo neppure possa rannuvolarsi; e se sulla questione ho una posizione inconcussa, prova pure a farmi cambiare idea.

È una parola ricercata, ma appartiene alla bella famiglia del quàtere latino (parenti suoi lo scuotere, il discutere, lo scassare, la percussione e la percossa, lo sconquassare, l’escutere — e ovviamente la concussione), e così anche se non si sa analiticamente che vuol dire, si riesce comunque a collocarla in quell’arcipelago di significato dello scuotere. E di parole che ci significhino il fermo, il saldo, c’è sempre fame: questa è particolarmente fine, forte, sobria.

Parola pubblicata il 24 Marzo 2020