Malestruo

ma-lè-struo

Significato Sciagurato, scellerato, malvagio; spiacevole

Etimologia dal francese antico malestru o dall’antico provenzale malastruc, ‘nato sotto una cattiva stella’, composto di ‘mal’ e da un derivato del latino astrum ‘stella’, nel senso di ‘fortunato, segnato dalle stelle’.

Non è raro trovare su un dizionario un lemma o un significato antico segnato con una croce mortuaria; nelle intenzioni di chi la mette è un modo icastico per dire che quella parola ‘non si usa più’, però questo darla per morta scoraggia un suo recupero, ed è un peccato non solo perché la nostra stessa lingua ha sempre prosperato reinventando parole vecchie di secoli, ma anche perché magari quella parola continua a vivere serenamente, lontano dalle attestazioni ufficiali. Insomma, come in un film, alla fine del rito, sepolta la bara e piantata la croce, l’ultima persona ad allontanarsi dalla tomba è... quella a cui è appena stato fatto il funerale, che sorride di un sorriso sornione.

Anche se non sono parenti, ‘malestruo’ assomiglia al più comune ‘malestro’, il danno accidentale fatto per sbadataggine, per irrequietezza, per imperizia: questo è letteralmente un ‘estro cattivo’, una mala ispirazione, uno schiribizzo. Il bambino combina un malestro, fa un malestro un cane.
Invece il malestruo è più serio: ci parla dello sciagurato, dello scellerato, del malvagio e del miserabile — che si estende allo spiacevole, ma con un tono composto anche grazie a un’etimologia memorabile.

La sua origine è di quelle belle e poetiche tipiche dei prestiti che la giovane lingua italiana ha colto nei bacini francesi e provenzali. Si tratta dell’adattamento del francese antico malestru o dell’antico provenzale malastruc, che si compongono di un primo elemento, ‘mal’, di cui s’indovina facilmente il significato, e di un secondo elemento derivato dal latino astrum, ‘astro’ col significato di ‘segnato dalle stelle, fortunato’: è quindi, con un respiro ampio (come aggettivo e come sostantivo), il ‘nato sotto una cattiva stella’. Immagine seria, ma slanciata, che si proietta sul crinale in cui il disgraziato miserabile e il malvagio scellerato si incontrano.

Possiamo parlare dell’arrivo malestruo di una vecchia conoscenza in città, della malestrua che continua a intervenire con insinuazioni velenose nella chat di gruppo, dell’idea malestrua di accettare l’invito di un amico che non sentivi da anni e che naturalmente vuole proporti guadagni sicuri con uno schema piramidale.

Fa accedere con eleganza compassata a un arcipelago di significati negativi con cui facciamo i conti molto spesso, e che esprimiamo sempre con parole scottanti, ingombranti, perfino patetiche. È quasi una deviazione liberatoria.

Parola pubblicata il 15 Febbraio 2022