Nomenklatura

no-men-kla-tù-ra

Significato Vertice del regime dell’Unione Sovietica, lista di persone approvate dal partito comunista per le più alte cariche; vertice di governo e amministrazione di uno Stato non democratico; gruppo di potere che governa un’organizzazione

Etimologia voce russa, recuperata dal latino nomenclatura ‘elenco di nomi’, composto di nomen ‘nome’ e calare ‘chiamare’.

Questa parola del passato prossimo, di origine russa ma eco internazionale, volge in una maniera davvero inattesa – e tutt’altro che rassicurante – una dicitura che, nell’omologo italiano, gode di una neutralità scientifica.

Infatti la nomenclatura, senza ‘k’, sarebbe di base un ‘elenco di nomi’: nomen è qui composto col verbo calare, cioè ‘chiamare’, che ci dà questo senso di scansione nominale, con un profilo d’appello. E per intendersi sulla dimensione con cui questo concetto vivesse in latino, basti ricordare che il nomenclator era uno schiavo preposto a ricordare al padrone i nomi dei clienti che incontrava.

Questo elenco vive per noi nell’organizzazione del lessico scientifico: pensiamo alla nomenclatura binomia di Linneo con cui si individua una singola specie, o alla nomenclatura chimica tradizionale (anidride carbonica) e IUPAC (diossido di carbonio), ma si può anche parlare della nomenclatura degli strumenti dell’elettricista, come di quelli del chirurgo, e di nomenclature tariffarie per merci. Non meri elenchi di nomi, ma veri sistemi di nomi.

Ora, la nomenclatura latina viene ripresa nel russo dell’Unione Sovietica e traslitterata come nomenklatura (termine che avrà un successo globale) per definire, fin dalle sue prime fasi, la politica di attribuzione di tutte le cariche e i ruoli di vertice del partito e dello Stato a persone strettamente vagliate, controllate e inquadrate, e quindi approvate dal partito comunista, sia quando interne al partito sia quando esterne – e parlando di uno stato totalitario si trattava di ruoli politici, amministrativi, militari, ma anche intellettuali. Una pratica che si concretizzava in un elenco di nomi messi a sistema secondo un criterio stringente di ortodossia politica – più o meno, visto che l’accesso alla nomenklatura seguiva spesso le eterne leggi della clientela.
In questa foto dell’archivio federale tedesco, un famoso dipinto sul muro di Berlino dell’artista Dmitrij Vladimirovič Vrubel’, che riprende il bacio fra Bréžnev e Honecker.

Così, dal tratto burocratico dell’elenco e dalla sua pratica politica, la nomenklatura passa a indicare il vertice di un regime, e in generale la compagine di governo e alta amministrazione di qualunque Stato che non si voglia incensare per democrazia e trasparenza, come anche il rigido gruppo di potere che governa una qualunque organizzazione.

Così la giornalista ci parla della nomenklatura dello stato asiatico per contestualizzare rivolgimenti recenti, il teatro di rilievo è retto da una nomenklatura impenetrabile di barbassori che lo regola da decenni, e dopo lo scandalo la nomenklatura della grande società è costretta alle dimissioni.

Parola pubblicata il 27 Dicembre 2020