Polimorfo

po-li-mòr-fo

Significato Di elemento o composto, che può assumere diverse forme cristalline; multiforme

Etimologia voce dotta recuperata dal greco polýmorphos, composto dagli elementi poly-, da polýs ‘molto’, e -morphos, da morphé ‘forma’.

  • «È un'opera polimorfa, a lungo indagata dalla critica.»

Ci è capitato diverse volte di incontrare parole che insistono su questo aspetto del reale — e, se tante parole tendono a offrire un significato analogo, significa che è un significato apprezzato, così come la presenza di tante pizzerie dimostra l’apprezzamento generale per la pizza.

Ora, il polimorfo ci si presenta semplicissimo — costruito con elementi greci che vogliono dire ‘con molte forme’. Non è proprio una descrizione astrusa, anzi è del tutto piana, ai limiti dello scemo. Occasione ghiottissima: questo è uno dei casi in cui riusciamo a osservare in maniera distinta quali sono gli effetti che la natura di grecismo ha su una parola, quando l’ascendenza greca è l’unico tratto davvero distintivo del termine.

Già perché non vorremo certo individuare differenze sostanziali col multiforme — ‘multi-’ è l’omologo latino di ‘poly-’ e addirittura (non te l’aspettavi) il forma latino è la metatesi di morphé (i suoni sono bellamente invertiti, mor-fé/for-ma — abbiamo edificato la nostra lingua anche su candide amenità del genere).

La prima cosa da notare è che il ‘dalle molte forme’ del polimorfo si estende in un’ampia dimensione scientifica — in cui per esempio il multiforme di solito non si avventura.

Ad esempio lo troviamo in chimica, dove si dicono polimorfe sostanze e composti che si presentano in diverse forme cristalline — stessi mattoni, diversa configurazione, determinata da cause esterne come pressione e temperatura. È un carattere che si sovrappone a quello dell’allotropo: il caso più famoso è senz’altro quello del carbonio, che nel suo polimorfismo cristallino si manifesta come l’anima del lapis con cui la mano scrive, e il brillante incastonato all’anello della stessa mano: grafite, strutturata come un reticolo esagonale lamellare, a strati, e diamante, che ha una peculiare struttura cristallina che ne determina l’incomparabile durezza (in sintesi estrema, un atomo per ciascun vertice di un cubo, uno al centro di ogni faccia dello stesso cubo, uno al centro del teatraedro individuato da un atomo al vertice e dai tre atomi al centro delle facce contigue).

Invece in biologia specie polimorfe sono quelle in cui gli individui, pur coesistendo in uno stesso habitat e mescolandosi liberamente, manifestano caratteristiche differenti — pensiamo al giaguaro sudamericano, che non di rado è nero, o ai nostri gruppi sanguigni. È un concetto che investe varietà importanti nella comprensione dell’evoluzione — ma a noi qui interessa soprattutto raccogliere una questione, che possiamo chiaramente apprezzare: il polimorfo ha un evidente profilo scientifico che non dimentica nemmeno fuor di scienza.

Così come il polimorfismo, ‘polimorfo’ è un termine ottocentesco, del periodo in cui la scienza ha riscoperto nel greco la lingua internazionale. E questo tratto scientifico gli rimane addosso, nonostante l’equivalenza col multiforme — anche nella sua declinazione verso il senso di bifronte e mutevole nel presentarsi in differenti situazioni.

Se parlo di un’artista polimorfa, di un romanzo polimorfo, dello spirito polimorfo di una città, di un politico polimorfo, di una scemenza polimorfa, ovviamente sto parlando di una manifestazione complessa, articolata, contraddittoria, di un’unità che si presenta in forme differenti; ma l’aura che sto conferendo alla mia osservazione di questo carattere è di una lucidità raffinata, razionale, intenta a perimetrare manifestazioni diverse — senza i romanticismi inafferrabili e suggestivi del multiforme e del proteiforme, senza le vaghezze del vario e del variegato e senza impelagarmi nei giudizi delle ipocrisie.

È una parola senza sbavature, distaccata ma immediata, sobria ed elegante, che dà l’impressione netta di una padronanza totale del concetto e della descrizione del reale: ecco, queste qualità sono il potere che i grecismi sanno esercitare.

Parola pubblicata il 03 Gennaio 2023