Sbafare

sba-fà-re (io sbà-fo)

Significato Mangiare e bere a spese altrui, scroccare; mangiare e bere in abbondanza, con avidità

Etimologia etimo incerto; forse ha origine onomatopeica.

Non è una parola alta, ma è altamente espressiva, e ci presenta un intreccio di significati intelligente e vivace.

Non abbiamo il conforto di un’etimologia sicura; gli studiosi dibattono, ma pare pacifico che il termine sia giunto in italiano dal romanesco, e diciamo che gli argomenti che lo vogliono di origine imitativa (imitativa in particolare dell’aprire la bocca, baf) sono i più condivisi.

Il primo significato di sbafare (quello originario romanesco) è mangiare e bere a scrocco: andiamo volentieri alla festa ma solo per sbafare visto che la compagnia sarà trucida, l’amica sbafa pranzi promettendo sempre di ricambiare, e domandando un morsino d’assaggio del nostro panino il collega ce ne sbafa mezzo. Mangiare e bere a scrocco, dicevamo, ma non solo, perché lo sbafare diventa in genere l’ottenere qualcosa senza pagare: mi sbafo i biglietti omaggio che mi offri, gli articoli del giornale online di cui mi dai le tue credenziali, e ti prendo un passaggio a sbafo, tanto non allunghi più di una mezz’ora (‘sbafo’ è ovviamente un derivato di ‘sbafare’). Ora, questo sbafare, questa ricerca della gratuità ha un taglio molto preciso: è un trovare il modo d’essere invitati a qualcosa di ghiotto (in senso lato) e normalmente riservato, od oneroso. Sbafare è giocare sull’invito.

Inoltre, se quando paghiamo cerchiamo di essere morigerati, quando non paghiamo schiantiamo le catene di ogni continenza. E perciò lo sbafare diventa, in secondo luogo, il mangiare e bere avidamente, in pletorica abbondanza. Quando resto da solo a casa mi sbafo la Sachertorte avanzata, io non so come tu faccia a sbafarti queste quantità di ciliegie, e ma come? ti sei sbafato tutti i pinoli, mi servivano per il pesto.

Un bel termine di colore famigliare, che dà al discorso un tono ruspante e incisivo.

Parola pubblicata il 11 Luglio 2018