Sussumere

sus-sù-me-re (io sus-sù-mo)

Significato Ricondurre un concetto particolare a un altro concetto più generale; ricondurre un fatto giuridico alla norma di legge che lo contempla

Etimologia derivato di desumere con cambio di prefisso: il prefisso latino sub- ‘sotto’ indica l’orientamento dell’operazione logica.

  • «Questa timidezza si può sussumere in una forma di orgoglio.»

Alcune parole alte hanno una caratura poetica, letteraria, scientifica, altre spiccano per essere parole intellettuali, addirittura filosofiche e logiche, che spiegano in maniera fine un movimento di pensiero — e ‘sussumere’ è una di queste, ricalcato sul subsumieren della logica tedesca. Sono parole importanti perché incidono sulla capacità di organizzare i concetti, e quindi di dominarli e di argomentare.

Sussumere è senz’altro una parola che sembra ostica, addirittura ostile — ma come spesso accade bisogna solo trovare il manico da cui prenderla.
È un’azione verticale. La definizione che possiamo darle è ricondurre un concetto particolare nell’ambito di uno più generale. Prendiamo una manifestazione che appare specifica e isolata e notiamo come invece sia parte di una manifestazione più generale. Facciamo qualche esempio, tenendo presente che si coniuga in maniera analoga al più consueto ‘assumere’, e che di solito si sussume qualcosa dentro, sotto qualcos’altro.

Posso parlare della tendenza che abbiamo a sussumere immediatamente ogni comportamento sotto le categorie di ‘buono’ e ‘cattivo’, di come si possano sussumere certi caratteri dell’ultimo album del gruppo rock in un genere cantautoriale, o di come non sia facile sussumere un romanzo proteiforme in un filone letterario tradizionale. Il sugo fatto schiacciando menta, timo e mandorle può essere sussunto in un pesto, e lo zio esperto sussume un certo esperimento enologico locale in uno stile di Bordeaux.

In diritto il sussumere prende un profilo particolare: è l’azione con cui si riferisce un fatto alla norma che lo contempla. Ad esempio, durante il processo si accerta se l’evento può essere sussunto in una certa fattispecie di reato. È il modo del diritto di vedere se la formina particolare sta in un certo tipo di buco. In effetti, si tratta letteralmente di un termine costruito per descrivere l’operazione logica contraria al desumere.

Certo è una parola che richiede il contesto giusto, per essere spesa: può spiazzare o risultare pretenziosa. Però è essenziale per cogliere quel processo mentale che percorriamo continuamente, in cui cogliamo un taglio di mondo con certe caratteristiche e lo smistiamo in un tipo. Usato con proprietà, è un verbo capace non solo di precisione estrema, ma anche di trasmettere un’impressione di dominio dei concetti, e un certo carisma.

Parola pubblicata il 28 Settembre 2022