Temperie

tem-pè-rie

Significato Stato atmosferico, clima; clima mite; carattere di una particolare situazione storica, culturale, politica, etc. di un particolare luogo o comunità

Etimologia voce dotta recuperata dal latino temperies ‘temperamento, giusta proporzione, clima mite’, da temperare ‘stabilire una misura, regolare, moderare’.

  • «Per la nuova temperie gastronomica, le porzioni devono essere più grandi.»

Il termine ‘temperie’ ha una di quelle sorti buffe per cui il suo contrario — intemperie — è decisamente più comune di lui. Più comune ma estremamente più stretto: invece ‘temperie’ ha proprio un bel respiro, oltre a un tratto elegante che si spinge un po’ oltre al discorso spiccio sul tempo.

Ci troviamo davanti a un ramo di una pianta grande, antica e centrale: il temperare latino. Il suo nocciolo di significato è ‘stabilire una misura’, ed è dello stesso ceppo da cui il tempus latino dispiega la regolazione del nostro ‘tempo’ (e perfino la ‘tempia’ punto in cui si vede il regolare battito del cuore). Misura, mescolanza — addirittura il primo temperare è il mescolare vino e acqua.

La temperie è il clima. In un senso specifico (anche etimologico) è il clima temperato, che mostra un giusto equilibrio, accezione rispetto a cui il maltempo delle ‘intemperie’ è speculare — ma il concetto non va subito ridotto, anzi la temperie emerge in italiano e si afferma soprattutto in un significato generale di stato dell’atmosfera in un certo luogo. Possiamo parlare di come la temperie in breve tempo dia un aspetto vissuto al nuovo vaso di terracotta, della temperie iperborea che sogniamo in questi tempi, della temperie a cui solo certe piante reggono bene.

È certo un uso vicino a ‘clima’, ma oltre ad avere un tono più curato in virtù della maggior ricercatezza, ha un tratto meno generale, più piantato in una contingenza corrente, più vicino a un carattere di una situazione. Ricordiamo che ‘clima’ deriva dal greco klíma ‘inclinazione’: riferendosi alla curvatura della terra, ha come significato originale quello di ‘latitudine’, che si riflette su un respiro almeno regionale.

Questo essere carattere della temperie si apprezza anche nel suo uso figurato: è il carattere di una particolare situazione storica, culturale, politica di un Paese, di una comunità. Possiamo favoleggiare della temperie dell’Atene di Pericle, studiare la temperie in cui si è formata una particolare scuola o corrente artistica, vivere la nuova temperie delle mode cittadine, raccontare della tempestosa temperie delle amministrative nel paesello.

Un clima politico ha un che di impersonale, mentre la temperie politica — forse anche per la consistenza umana del fratello temperamento, quasi un clima interiore — dà in modo più netto l’idea di un’incidenza umana, della temperatura a cui un certo corpo collettivo vive certi sentimenti. Una soluzione raffinata, che si fa notare.

Parola pubblicata il 29 Luglio 2022