Vizietto

vi-ziét-to

Significato Piccolo vizio; inclinazione omosessuale

Etimologia diminutivo di vizio; nel secondo significato, dal nome italiano del film del 1978 La cage aux folles, di Edouard Molinaro, trasposizione cinematografica dell’omonima commedia del 1973 di Jean Poiret.

Naturalmente, si tratta di un diminutivo di ‘vizio’. Quindi si può usare per indicare qualunque vizio minore e, in senso ironico, qualunque cattiva abitudine, magari anche grave (“il vecchio vicino di casa ha il vizietto di cercare di sparare ai cinghiali dal balcone”).

Però, l’uso di questa parola ha conosciuto una certa fortuna in un senso decisamente specifico: il vizietto, infatti, può indicare l’inclinazione omosessuale. Sarebbe un uso di poco rilievo, anzi si ricollegherebbe a un ordine di valori della sfera sentimentale decisamente antiquato; ma la sua nascita nasconde un divertente paradosso.

Questo uso scaturisce dal nome di una commedia, teatrale prima e cinematografica poi (in italiano, appunto, “Il vizietto”): questa è incentrata su una coppia omosessuale, Albin e Renato, che gestisce un nightclub a Saint Tropez; Renato ha un figlio, altro personaggio principale della commedia, e il suo compagno Albin nota spesso che, ogni volta che rivede la madre del figlio, Renato si fa prendere dal ‘vizietto’: in questo caso sarebbe l’attrazione per l’altro sesso! Quindi tale stereotipo di ‘vizietto’ è entrato in voga con un significato diametralmente opposto a come veniva inteso nella commedia. Una splendida ironia, che dà una dimensione interessante a un uso altrimenti dozzinale.

Parola pubblicata il 05 Agosto 2015