Creso

crè-so

Significato Persona enormemente ricca

Etimologia nome di un re della Lidia del VI secolo a.C., Kroîsos in greco.

  • «È arrivata una tipa ricca come Creso che pare comprerà, ma solo per rivendere.»

Si sa che la ricchezza prende una dimensione di potere diversa, quando è antica — altrimenti si è solo parvenu. Ecco, la lingua accoglie questa considerazione in una maniera particolare.
Per indicare una persona ricchissima, infatti, il riferimento più famoso è sulla cresta dell’onda dall’onesto tempo di ventisei secoli. E sì che di gente ben più ricca di lui ne è venuta, poi.

Creso visse nel VI secolo a.C. e fu re della Lidia, una regione dell’Asia Minore con capitale Sardi, che collochiamo appena nell’entroterra rispetto alla Ionia e alle coste dell’Egeo. Salito al trono con una guerra di successione, finì per ottenere il controllo di tutta la parte più occidentale della penisola; coltivò ottimi rapporti diplomatici con Egitto, Grecia e Babilonia, ed ebbe una grande attenzione al commercio internazionale.
In particolare fu lui a promuovere un’invenzione monetaria che be’, nel campo non è dappoco: fu il primo a coniare vere e proprie monete di metallo prezioso (inizialmente di elettro, una lega di oro e argento), le creseide — peraltro con un sistema di bimetallismo, che legava proprio il valore di oro e argento.

Questi sistemi avanzati e i commerci fiorenti (oltre a requisizioni e saccheggi, ovviamente) portarono a Creso una ricchezza che diventò subito leggendaria. Le monete di Creso viaggiavano, e così il suo nome — peraltro pare che ‘Creso’ sia l’adattamento in greco di un titolo lidio, piuttosto che il suo vero nome (e convenientemente simile, per puro caso, al greco chrysós, ‘oro’).

Fu l’ultimo cuscinetto fra la Grecia e la Persia, e fu sconfitto proprio da Ciro il Grande, imperatore persiano — peraltro con tutto l’apparato profetico di prammatica in questi casi: l’oracolo di Delfi (peraltro da lui riccamente foraggiato) vaticinò che nella campagna militare «Se Creso attraverserà il fiume Halys cadrà un grande impero»; Creso l’attraversò e un grande impero cadde — il suo. Al solito grazie, oracolo sibillino.

Ad ogni modo oggi per indicare personaggi di ricchezza particolare ci possiamo rifare, senza troppa scelta, a ruoli del vicino oriente — dal nababbo al pascià. Altrimenti ci tocca essere più prosaici e diretti.
Ecco, quello a Creso rimane un riferimento che pur antico non è antiquato; non pecca troppo di orientalismo (anche se pure Creso a ben vedere è orientale), e ha tutto lo spessore dei riferimenti classici. E questo lo rende buono, anzi il migliore, per discorsi alti, o che vogliano in qualche modo mediare l’immagine di certi profili, senza essere papali papali.

Posso parlare del nuovo creso che ha comprato con grandi promesse il grande edificio storico in disuso, posso parlare di come si sono espressi i cresi circa la nuova proposta di tassazione progressiva, o di come il nipote, all’arrivo del primo stipendio, si senta ricco come Creso.
Davvero una risorsa squisita, e anche piuttosto simpatica.

Parola pubblicata il 22 Luglio 2025