Ecdotica
ec-dò-ti-ca
Significato In filologia, critica del testo esercitata per la stesura di un’edizione critica; ricostruzione di una versione il più vicina possibile all’originale
Etimologia attraverso il francese ecdotique ‘critica testuale’, derivato del greco ékdosis ‘edizione’, da ekdídomi ‘pubblicare’, derivato di dídomi ‘dare’ col prefisso ek- ‘fuori’.
- «Risalire alle sue precise parole è una sottile questione di ecdotica.»
Parola pubblicata il 23 Settembre 2025
Siamo in un campo finissimo, che potremmo dire semplicemente specialistico — se non fosse che la tensione che dà forma a questo campo ci è in effetti estremamente familiare.
La disciplina è la filologia, lo studio della trasmissione della lingua e della letteratura, e che opera anche sui testi tentando di eliminare alterazioni e rimaneggiamenti a cui i secoli li hanno esposti, in modo da ricostruire la versione originale, per quanto possibile. È un lavoro di studio di una vera e propria genealogia delle testimonianze: scoprire quando compare una variazione, dove un testo tramandato si sdoppia, generando versioni (tecnicamente dette ‘lezioni’) differenti. Il restauro dell’originale, con tutte le annotazioni del caso anche riguardo agli scarti, è l’edizione critica; e l’ecdotica è quella branca della filologia che mira a preparare tale edizione. Roba sofisticata? Eccome. Quindi dove sta lo sforzo familiare?
In effetti posso parlare di come l’ecdotica si sia affaticata su un singolo termine della Commedia di Dante, o sull’impaginazione delle terzine; posso parlare dello stemma codicum, cioè della genealogia delle testimonianze teorizzata in ecdotica e rappresentata nell’edizione critica, che getta una luce nuova su contatti culturali prima esclusi; posso parlare dello sforzo ecdotico per risalire alle parole davvero vergate dal pungo del personaggio storico in una lettera. Roba lontana, se non che…
Intorno a un tavolo, in compagnia, qualche bicchiere aiuta l’ecdotica di come andò quella volta, di quali furono le esatte parole di chi, fra grandi risate; rileggendo il documento da inviare, davanti al passaggio poco chiaro serve un esercizio di ecdotica per capire chi in studio ha maneggiato quel passaggio, in modo da domandare delucidazioni alla persona giusta; e anche quando riprendiamo in mano le parole della nonna, scritte quando quasi non riusciva più, un lavoro di ecdotica ci fa ripulire gli errori materiali e ricostruire il testo che voleva.
È un lavoro sofisticato, perché lavora sulle testimonianze, sulla loro storia, sul loro avvicendamento, sulla loro interpretazione, e persegue una verità ipotetica, interinale — quale è la verità di una pubblicazione: il greco ékdosis significa ‘edizione’ e anche ‘interpretazione’. Ekdídomi è ‘pubblicare’, un derivato di dídomi ‘dare’ col prefisso ek- ‘fuori’.
Ma è un lavoro intellettuale che punteggia le nostre vite personali e lavorative: ci imbattiamo in questo problema di ricostruzione anche senza doverci votare alla filologia.