Geldra

gèl-dra

Significato Folla, moltitudine di gentaglia, masnada; branco, sciame

Etimologia dal francese antico gelde o dal provenzale gelda, nel senso di ‘banda di armati’.

  • «È un luogo frequentato da geldre disparate».

È senz’altro una parola antiquata, coi caratteri d’uso delle parole antiquate, che però ci racconta uno spaccato storico affascinante e scopre delle carte interessanti anche riguardo ad altre parole.

La geldra è la folla, intesa soprattutto come moltitudine di gentaglia, come masnada, volentieri armata. Da dove viene quest’accozzaglia di gente poco raccomandabile? La risposta è abbastanza articolata.

Il francese antico gelde e il provenzale gelda avevano il senso di ‘banda di armati’, e sono questi gli antecedenti della geldra — dalle due prestigiose lingue letterarie che più hanno esercitato la loro influenza sull’italiano nascente; e possiamo anticipare che queste voci hanno una radice germanica, ma prima di seguirla dobbiamo evidenziare un primo intreccio: la geldra è un po’ il mr. Hyde della gilda — associazione di mercanti e artigiani tipica dell’Europa settentrionale del medioevo. L’origine etimologica è la medesima, ma hanno percorso strade diverse che le porta a maturare tratti molto differenti.

La gilda è attestata in italiano nell’Ottocento, e ci arriva conservata sotto il sale del latino medievale, una mediazione che ci porta all’originale del medio neerlandese gilde — che ha sì il senso comune di ‘banda, gruppo’, ma che si colloca direttamente lì dove le gilde prosperarono, gruppi artigiani e mercantili di mutuo soccorso e oltre. La geldra invece batte le terre europee e arriva a noi nel Cinquecento con questo carattere di masnada; sappiamo che quello è un secolo di gruppi armati che trascorrono il continente in maniera particolarmente capillare e funesta, e questa ruvida parola in più — così distante dall’urbano tintinnio della gilda! — cade a fagiolo. In ogni caso si ipotizza che alla radice di questi esiti ci sia il proto-germanico ricostruito come geldja- col senso di ‘pagamento, contribuzione’, che ha una prospettiva associativa (forse con qualche risvolto di tipo religioso).

Ad ogni modo la geldra si connota in maniera particolarmente spregiativa e inquietante insieme: dopotutto descrive qualcosa di cui si percepisce bene il pericolo, e lo fa cogliendo un nome di respiro continentale e già risonante nell’epoca precedente.

Potremmo parlare delle geldre che ciabattano sui pavimenti intarsiati delle chiese, delle geldre che si affrontano nella piazza della stazione, della geldra che si accalca per avere la firma dell’autrice sul libro di poesia. Peraltro il concetto si può estendere a masnade animali — branchi, torme, sciami specialmente inclini alla molestia, e quindi possiamo anche passare della geldra di zanzare che ci bracca attraverso ogni spiraglio aperto, delle geldre di ronzoni che si avvicendano alla pozza d’acqua in estate, della geldra di cani allegri che turbina in spiaggia. In ogni caso il tono che otteniamo può essere estremamente serio oppure piacevolmente ironico, com’è tipico accada coi termini desueti. E anche se magari ‘geldra’ è ignoto, sentendo o leggendo una frase che lo impiega difficilmente non annuseremo che cosa significa.

Parola pubblicata il 19 Agosto 2023