Infestare

in-fe-stà-re (io in-fè-sto)

Significato Rendere un luogo malsicuro, pericoloso, con la propria presenza e le proprie azioni, specie violente; di animali e vegetali, diffondersi in modo rapido e intenso rovinando un luogo

Etimologia voce dotta recuperata dal latino infestare, derivato di infestus ‘ostile, aggressivo’.

Se pensiamo a qualcosa di ‘infestante’, ci viene subito da pensare a piante e animali con straordinarie capacità di diffondersi in maniera ostinata, e di moltiplicarsi in numeri impressionanti, minacciando l’intorno in una tremenda competizione per le risorse e gli spazi, o come parassiti. Però intuitivamente possiamo odorare che questo profilo non è esattamente il medesimo dei fantasmi che infestano l’antico maniero sulla cime del colle. Sono infestari diversi?

Come sempre, per vedere tutto il quadro basta fare un passo indietro. Nell’infestare latino, anzi nell’infestus da cui deriva, troviamo un elemento curioso e di difficile comprensione, -festus, che condivide soltanto con il manifestus (e quindi il manifesto e il manifestare). Si può dire che -festus porti il significato di un attaccare, di un essere diretto, di un prendere: nel manifestare era un ‘acchiappare per la mano’, riferito al reo colto in flagrante. Qui, accettando l’incertezza, potremmo dire che l’infestus, in cui quell’in- è un ‘contro’, prende il profilo di un preso male, un essere diretto in senso contrario, un essere implacabile. Una suggestione che si distilla nei suoi significati latini: ostile, nemico, aggressivo.

Così l’infestare, che verrà poi preso in prestito dall’italiano nel Trecento, nasce come un disturbare, un molestare, un danneggiare, un rovinare — con una certa misura di espansione. È in questo insieme più ampio che stanno comodamente insieme tanto i fantasmi che infestano il castello (insieme coi pirati che infestano il braccio di mare, i mostri che infestano i sogni) quanto piante e animali a rapida e intensa diffusione. Dopotutto, ci sono tanti modi in cui possiamo essere disturbati, danneggiati, resi malsicuri o essere proprio messi in pericolo: una minaccia incombente che attecchisce su un certo luogo, e che lo rende ostile, può prendere le forme della banda criminale e in genere di gente armata, dell’entità soprannaturale o della proiezione subconscia, così come quelle di tarli e tarme, di convolvoli fioriti che strozzano le siepi, di eleganti viti americane che si impadroniscono delle persiane.

Insomma, l’infestare è relativo, come sono relativi il nuocere e il prosperare. Il fantasma non dice né crede di infestare il castello — lo abita, così come la gramigna, semplicemente, sa trionfare. Dopotutto, è esistito anche un arcaico ‘infestare’ col senso di rallegrare, rendere felice (parente della festa). Così la menta piperita è infestante in ogni senso.

Parola pubblicata il 20 Giugno 2020