Ninnolo
nìn-no-lo
Significato Trastullo, giocattolo, gingillo
Etimologia da ninnolare, variante intensiva di ninnare ‘addormentare con cantilene’, voce infantile onomatopeica vicina a nanna.
- «Questo è uno dei suoi ninnoli, attenzione che è fragilissimo.»
Parola pubblicata il 06 Marzo 2025
Una parola di matrice infantile non è destinata inevitabilmente a discorsi più famigliari e soliti; può schiudere grandi possibilità anche nella lingua più sottile e affilata. Infatti certi tratti propri di una parola, certi tagli di significato, danno effetti diversi in contesti diversi.
Il ninnolo è un oggetto dappoco, un trastullo, un gingillo non meglio specificato. Il suo nome viene da un filone di parole molto, molto famoso: infatti è un derivato seicentesco di ninnolare, che significa ‘trastullare con ninnoli’ (e perciò perdere tempo), una variante intensiva di ninnare, che è un addormentare con cantilene, voce onomatopeica abbinata alla nanna (anche letteralmente, nella ninnananna). Siamo nell’ambito del calmare i neonati, con la voce e con l’ausilio di cosucce di loro interesse.
Ora, questo oggetto familiarissimo prende forme disparate: può restare balocco, può farsi soprammobile, oggetto decorativo, può diventare un fronzolo. Si può pensare che la sostanza resti comunque modesta — il che è vero, il nucleo del suo significato non si spertica mai nel maestoso, ma non è detto che nell’uso non possa diventare ben altro. Il ninnolo, consideriamo, si presta all'asteismo, all'understatement, allo sminuimento retorico: con dissimulazione ironica e sorpresa, anche il piccolo oggetto di grande valore, anche il congegno sofisticato può essere chiamato ninnolo, con effetti comunicativi molto intensi. Senza contare che tutti i bibelot (tabacchiere, statuette, orologi, scatole e via dicendo) rampanti negli usi decorativi rococò del Settecento francese sono rientrati serenamente nella categoria del ninnolo.
Così, in questa varietà, posso parlare dei ninnoli sparsi sul pavimento, degli infiniti ninnoli polverosi in fila sugli scaffali della zia, dei ninnoli vistosi con cui qualcuno si è adornato — come anche del ninnolo della nonna che vale quanto un appartamento, dei ninnoli futuristici con cui l'amico è sempre equipaggiato.
Tutto qui? Nemmeno. Secondo la progressione del ninnolare, il ninnolo diventa anche la perdita di tempo — per cui il progetto se ne va in ninnoli — così come, a contrario, la trovata furbesca — per cui l’amico ha sempre qualche nuovo ninnolo per far denaro.
La forza del ninnolo sta nel suo carattere leopardiano, sospeso, indefinito — oltre che sobrio, specie rispetto a sinonimi come ‘gingillo’ e ‘trastullo’. È domestico, amichevole, alla mano, eppure mobilissimo nell'inclinare il proprio concetto. E qui sta la sua garbatissima ricercatezza.