Letizia
le-tì-zia
Significato Gioia profonda, serena e imperturbabile
Etimologia voce dotta recuperata dal latino laetitia, da laetus ‘lieto’.
Parola pubblicata il 07 Ottobre 2025
le-tì-zia
Significato Gioia profonda, serena e imperturbabile
Etimologia voce dotta recuperata dal latino laetitia, da laetus ‘lieto’.
Parola pubblicata il 07 Ottobre 2025
Ci capita di considerare, a quando a quando, che le parole che abbiamo per i sentimenti positivi siano poche e poco a fuoco. Sembra che non ci sia una grande urgenza collettiva, nel comunicarne le più minute sfumature. Ma questo non vuol dire che i nostri discorsi che intendono parlare di gioia debbano essere sciatti.
Certo la letizia non è quella gioia travolgente che ti fa urlare in piazza. D’altro canto non è nemmeno intima come la beatitudine o la contentezza. È piuttosto una forma di allegria — l’allegro, sappiamo, è etimologicamente alacre, attivo, e anche la letizia ricorre poeticamente a una forma di energia.
Il latino laetus è un termine cardinale e misterioso. Comincia dal florido, dal rigoglioso, dal fertile: i suoi sono significati di ricchezza e grassezza, legati alla terra e non solo. Anche se non ha confronti sicuri in altre lingue della famiglia, c’è chi lo ha ritenuto della stessa pianta etimologica del lardo e del largo. Il laetus arriva al lieto e alla letizia, ma per esempio arriva anche al letame, materia umile e potente: quella della letizia non è una gioia volatile, è una prosperità immanente, radicata in un’energia generativa.
È normale che le emozioni siano significate non in sé, nella loro umana e imperscrutabile dimensione interiore, ma nelle loro manifestazioni — il pallore della paura, la furia della rabbia, lo schivare dello schifo. È notevole come la letizia scaturisca da una premessa necessaria e sufficiente.
Anzi, è proprio così che la letizia si distingue dalle altre parole che insistono sulla gioia: non è semplicemente più compassata e serena rispetto all’esultanza, all’euforia, al giubilo e alla gioia stessa. È più fondata. Osiamo dire catastematica. La letizia difficilmente si finge o s’induce — così come è difficile fingere o indurre un rigoglio lussureggiante. È uno stato fertile, fiorente e fausto che conseguentemente mi trova sorridente, soddisfatto e sereno. Non a caso la letizia si spinge facilmente su dimensioni spirituali: con queste fondazioni si spinge in alto fin dove vuole — anche alla descrizione delle anime che stanno in faccia a Dio.
Così le persone che ci accolgono con letizia sono persone affabili, premurose e di ferma allegria; l’amica, in lunghi affanni e lunghe tribolazioni, ha maturato una letizia invincibile; aspettiamo con trepidazione di tornare a quella sagra, circonfusa di un senso di letizia; e mi piace parlare con te, guardando il tuo volto luminoso di letizia.
Di parole, in questo campo, ne abbiamo pochette, un po’ usurate, senza grandi ambizioni. E certo che però ce ne sono alcune che splendono.