Corposo

Le parole del vino

cor-pó-so

Significato Consistente, compatto, considerevole; di vino, strutturato

Etimologia da corpo, che è dal latino corpus ‘corpo, sostanza’.

  • «È un articolo corposo su quello di cui parlavamo ieri, leggi!»

La qualità è curiosa: dare l’attributo di un corpo non sembra dica poi molto — la realtà è piena di corpi. Ma l'abbondanza di corpo comunicata corposo è una caratteristica pregnante che cogliamo in una grande quantità di casi dei più variegati — in un modo però insolito, da considerare.

Possiamo notare subito un fatto interessante, se inquadriamo che cosa è un ‘corpo’: nella sua accezione più astratta è una parte di materia, che occupa uno spazio con una forma determinata. In questo si distingue, ad esempio, dalla massa, più informe, ed è una formulazione che include il corpo in quanto complesso materiale dell’organismo animale.
Ebbene, il ‘corposo’ si svincola bellamente da questi caratteri del corpo, abbracciandone alcuni più secondari — quelli della compattezza, della consistenza di qualcosa: per intenderci, quelli di quando parliamo del ‘prendere corpo’, del ‘corpo del discorso’ e via dicendo. L’esito è davvero intelligente.

Un saggio corposo non è voluminoso, non è un mattone. È ricco di contenuti. Un dipinto corposo non è ingombrante: piuttosto, l’immagine che rende dà la sensazione del rilievo, del volume. Un racconto corposo non è pesante e articolato, ma realistico e vivace. Già questa sottigliezza laterale del corpo come metro di consistenza è splendida — non si affretta verso le dimensioni del corposo, ma si orienta su tratti sostanziali, per il libro il contenuto, per il dipinto la tridimensionalità, per il racconto l’incisività. Pensiamo anche ai guadagni corposi: non sono alti, slanciati in su come solo i numeri sanno fare, smaterializzati, senza corpo. Sono considerevoli, solidi — si fanno appunto sostanze.

Con la corposità del vino si tocca un estremo di paradosso: la definitezza del ‘corpo’ qui vuole qualificare addirittura un liquido. Il fatto che il corposo si riferisca a una consistenza, a una compattezza della materia e non a un corpo comunemente inteso, qui è essenziale — altrimenti la qualità organolettica resta criptica.
È immediato che il sorso di vini diversi abbia un peso diverso, occupi la bocca con una viscosità differente, dando sensazioni di diverse consistenze. Dipende dalla sua struttura, dal suo corpo — che rende un vino più o meno corposo. È un carattere che dipende soprattutto dalle sostanze non volatili che sono disciolte nel vino (acidi, sali, tannini eccetera, misurabili come estratto secco), ma anche da alcol e sostanze come la glicerina. Vini ottenuti da lunghe macerazioni di uve mature saranno molto corposi — pensiamo a uno fra i più corposi di tutti, l’amarone.

Il corposo ci fa poggiare su una parte del ‘corpo’ che è meno centrale: il corpo come sostanza, come consistenza, come quiddità, e la esplora.

Parola pubblicata il 21 Marzo 2025

Le parole del vino - in collaborazione con la tenuta vinicola Santa Margherita

Alla scoperta di radici ancestrali, significati sorprendenti e accezioni à la page, stappiamo le parole del vino che ci arrivano da ogni parte. Questo ciclo è sostenuto dalla tenuta vinicola Santa Margherita.