Eloquente

e-lo-quèn-te

Significato Che sa parlare con efficacia; chiaro, espressivo

Etimologia voce dotta recuperata dal latino eloquens, participio presente di eloqui nel senso di ‘parlare con arte’.

Questo è un termine di importanza eccezionale. Esprime dei significati precisi e intensi, e si fa notare per una ricercatezza disinvolta: la sua parabola si stende con un’eleganza speciale, che scaturisce tutta dal parlare.

L’eloquente, in effetti, è un ‘parlante’ particolare; il verbo latino eloqui ha specializzato il suo valore di ‘parlare’ in un ‘pronunciare, parlare con arte’. Così l’eloquente diventa chi o ciò che parla — o più in generale comunica — in maniera efficace, espressiva.

Una persona eloquente è una persona faconda, persuasiva, chiara; una persona che che sa esprimersi bene, maestra nell’arte del dire. Così possiamo raccontare di un ragazzino eccezionalmente eloquente, di come l’oratrice eloquente abbia rapito la platea per tutto il tempo del suo intervento, ma anche dell’ufficiale che celebra il matrimonio e purtroppo è eloquente come un cinghiale.

Già così è una parola dal grande vigore rappresentativo; ma il suo punto poetico sta nell’attitudine a portare questi caratteri di efficacia anche al di là della parola. Non solo investe ogni altra semiosi, ogni altro caso in cui qualcosa si fa segno ed esprime un contenuto, ma tutta la galassia dei fatti da cui possiamo desumere qualcosa con chiarezza.

Sono eloquenti i gesti del mimo che rappresenta una scena inconfondibile, ed è eloquente l’occhiolino che due personaggi si scambiano in scena; sono eloquenti gli sguardi che ci lanciamo mentre l’altra gente al tavolo parla; sono eloquenti i risultati di un rilevamento geologico che non lasciano il dubbio più pallido sulla presenza di un minerale, ed è eloquente il silenzio che segue alla domanda.

Insomma, eloquente non è solo chi o ciò che con arte e chiarezza si esprime (il mimo, l’occhiolino, la schermaglia), ma anche ciò da cui con arte si può cogliere un dato chiaro (il rilevamento, il silenzio). Due significati contigui e speculari — un parlare e un parlare da sé — che ci danno la dimensione della finezza e dell’intelligenza di questo aggettivo.

Parola pubblicata il 15 Ottobre 2021