Imbrancare

im-bran-cà-re (io im-bràn-co)

Significato Riunire in branco, mettere insieme

Etimologia composto parasintetico di branco, che deriva da branca ‘zampa munita di artigli’.

‘Branco’ è una parola comune, che conosciamo bene e usiamo con disinvoltura nei suoi significati concreti e figurati; invece il verbo ‘imbrancare’ è molto meno usuale, anzi è proprio di un linguaggio piuttosto fine. Siamo quindi davanti all’occasione d’oro di una parola tanto ricercata e incisiva quanto accessibile e piana.

‘Imbrancare’ è un composto parasintetico di branco — che cioè si fa verbo e guadagna un prefisso, in questo caso, ‘in-’. Ed è facile intuire che ‘imbrancare’ significa ‘mettere in branco’, ‘riunire in branco’.
Ora, il branco non è un gruppo che in astratto ci presenti tratti di nobiltà, anzi: ha un tratto intrinsecamente bestiale, che si legge anche quando il gruppo che descrive è di esseri umani. Il suo stesso nome non indica una manciata o un manipolo di individui, ma una zampata — la branca è la zampa rapace, e il branco un mazzo, un numero che quella zampa idealmente raccoglie.

Naturalmente l’imbrancare ha dei significati concreti: posso imbrancare delle pecore, e i cani randagi possono imbrancarsi. Ma ha un successo superiore in ambito figurato — e per comprendere questo successo, guardiamo ai suoi sinonimi.

Pensiamo a quanto può essere ordinato e metodico il raggruppare, maestoso e solenne l’adunare, a quanto è sbrigativo e oggettificante l’ammucchiare. L’imbrancare riunisce in un gruppo, ma un gruppo con caratteristiche vivaci: è animalesco, confusionario, vivo.
Se raggruppo i libri di due scaffali, che ordinarietà! Ma se imbranco i libri di due scaffali, la situazione è descritta in maniera così vivida da avere perfino un sottile odore di rischio.
Se facciamo notare come nell’articolo siano raccolte ricerche datate e inaffidabili, il tono è posato. Ma se diciamo che nell’articolo sono imbrancate ricerche datate e inaffidabili, proiettiamo un senso di caos turbolento.
Se al ristorante incontriamo per caso visi amici con cui ci farebbe piacere cenare e ci uniamo, il racconto è cortese, discreto. Se incontriamo gente nota e ci imbranchiamo, sarà una serata che può giungere alla molestia. E in effetti proprio l’imbrancarsi è spesso scherzoso — meno cameratesco dell’intrupparsi — convergendo in una compagnia considerata (anche piacevolmente) bruta, o almeno senza pretese: ci imbranchiamo in vacanza con tipi e tipe che abbiamo conosciuto lì per lì, e lo zio s’imbranca nel rinfresco alla fine della mostra dove, ha visto, servono Chablis.

Una risorsa semplice e pronta, che comunica con vigore e ha un effetto sicuro.

Parola pubblicata il 07 Aprile 2022