Mammona

Parole semitiche

mam-mó-na

Significato Dio denaro, vile denaro, peccato dell’avarizia, demone-dio della mitologia siriaca

Etimologia voce dotta, dal latino tardo mammona, ‘guadagno’, attraverso il greco biblico mamonàs, dall’aramaico māmōnā, di etimologia ulteriore incerta, forse dall’ebraico o dal siriaco.

  • «Ed eccone un altro che all’onore ha preferito Mammona! Venduto!»

Fino ad una cinquantina di anni fa, lungo via Astagno, in Ancona, si sarebbe potuto sentire qualche comare ebrea commentare, al passaggio di un rampollo di famiglia abbiente il cui commercio si sviluppava nel ramo tessile: «Te digo che quelo c’ha un gran bel mamòn, beata la fiola che se’l sposa!», magari proprio mentre nella vicina chiesa del Santissimo Sacramento il sacerdote leggeva il passo del Vangelo secondo Matteo in cui Gesù dice che:

Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e Mammona.

Mammona, una parola dal suono pesante, opprimente, che non ha niente a che fare con ragazzine malinconiche attaccate come cozze alle gonne delle loro madri. Tutt’altro! Qui si parla di un demone, il demone del denaro, così potente e seducente che nell’uso comune è divenuto addirittura il dio denaro.

L’etimologia è fumosa: passando per il latino tardo e il greco biblico, arriviamo all’aramaico parlato da Gesù, con il termine māmōnā, derivato forse dal nome di un demone o una divinità che presidiava alle ricchezze, una sorta di dio Pluto del pantheon siriaco. La parola, in ogni caso, non compare mai nel primo testamento, ma è stata rinvenuta nei rotoli di Qumran. Inoltre, alcuni etimologi hanno avanzato l’ipotesi di un prestito linguistico in aramaico dall’ebraico talmudico. Insomma, siamo nella terra delle speculazioni e delle ipotesi, ma una cosa è certa: il significato di questa parola, quale che sia la sua origine, è quello di ricchezze, beni, possedimenti, denaro.

E anche in italiano possiamo utilizzarla così, molto semplicemente, per indicare un argomento talvolta delicato e spesso sgradevole: ha anteposto mammona alla fedeltà alla squadra e se ne è andato, traditore! Siamo tutti d’accordo, questo progetto è bellissimo e lavoreremo come dei matti per farlo andare in porto, ma se prima parlassimo anche un po’ di mammona?

Il denaro è una cosa talmente stigmatizzata e anche disprezzata, sebbene di fatto sia quasi sempre al centro di molto del fare umano, che nell’immaginario cristiano, col tempo, Mammona è diventato, grazie alle parole di Gesù, la personificazione del soldo. E non solo: è anche sinonimo del peccato dell’avarizia, uno dei sette vizi capitali, intesa non meramente come taccagneria da Arpagone, ma anche come avidità, fame di ricchezza, insaziabilità di possedimenti.

Per concludere vale la pena citare il poeta John Milton, che nella sua opera ‘Il paradiso perduto’ definisce Mammona come un angelo caduto, assimilandolo dunque a Lucifero, e gli fa fare un bel discorsetto nel libro secondo, al consesso dei demoni, tra i vari Molocco, Belzebù e Satana:

Così parlò Mammon: (…)
Gorgheggiar inni a gloria sua, mentr'egli
Oggetto a noi d'amara invidia in soglio
Con ogni pompa signoril s'asside
Re nostro (…) Qual trista eternità! (…) il vile stato
Di splendido servaggio (…)
Sì, viviamo a noi stessi, entro quest'ampia
Remota sede indipendenti e sciolti,
E dura libertade al facil giogo
Di servil pompa anteponghiam!

Insomma, meglio re all’Inferno che schiavo in Paradiso.

Parola pubblicata il 27 Maggio 2022

Parole semitiche - con Maria Costanza Boldrini

Parole arabe, parole ebraiche, giunte in italiano dalle vie del commercio, della convivenza e delle tradizioni religiose. Con Maria Costanza Boldrini, dottoressa in lingue, un venerdì su due esploreremo termini di ascendenza mediorientale, originari del ceppo semitico.