Mannaro

man-nà-ro

Significato Aggettivo usato quasi esclusivamente in attributo al lupo per indicare un licantropo

Etimologia dal latino: (lupus) humanarius (lupo) umano, parallelo al greco lyk-anthropos.

Peccato che una parola così vigorosa sia usata solo parlando di mostri pelosi e lune piene: infatti l’attributo di umanità (a qualcosa che umano implicitamente non è) si rivela capace di stimolare la fantasia in maniera proteiforme.

Che dire del giornalista mannaro che va a intervistare la madre del bimbo ucciso? O dell’infelice mannaro che finisce per ritorcersi su sé stesso senza vedere altro che il proprio dolore? O dell’imprenditore mannaro (in ambiti più o meno legali) che immola la propria vita per acquisire il mercato, il potere e il danaro senza definito fine ulteriore?

Quella del mannaro è una situazione ambigua, in cui la natura umana e quella bestiale riescono commiste, e questa qualificazione è di grande aiuto nel discernere la bestia dall’uomo, per biasimare l’una e compatire l’altro pur se in corpo solo.

Parola pubblicata il 01 Agosto 2011