Motuproprio

mo-tu-prò-prio

Significato Atto emanato direttamente dal sovrano, specie dal papa; iniziativa; di propria iniziativa, spontaneamente

Etimologia dalla locuzione latina motu proprio ‘di propria iniziativa’.

  • «Non pensare ne avesse parlato con qualcuno, è stato un suo motuproprio.»

Siamo davanti a un latinismo abbastanza evidente, che nasce in ambiti dei più alti — quelli burocratici e diplomatici degli atti emanati direttamente da un sovrano. Anche in virtù di un’impressionante continuità, sono rimasti particolarmente famosi i motu proprio papali, documenti del papa che non rispondono a una richiesta esterna, ma che sono appunto una sua iniziativa.

Si distinguono con chiarezza perché il tenor, la parte centrale del documento, quella che contiene la sostanza dell’atto giuridico, inizia con le parole Motu proprio et ex certa scientia, (‘di propria iniziativa e con piena consapevolezza’) o con variazioni sul tema — parole peraltro spesso riprese nell’escatocollo.

Abbiamo quindi da più di mezzo millennio questo riferimento molto carismatico di un atto sovrano compiuto spontaneamente, diciamo pure di proprio arbitrio. Non di rado avevano questa veste le concessioni di onorificenze e di titoli. Difficile non percolasse altrove.

Diventa un’iniziativa. Possiamo parlare di come il progetto non sia stato proposto da qualche docente, ma sia un motuproprio della dirigenza; possiamo parlare di come l’offerta della prozia di portare il dolce sia stato un motuproprio inatteso; possiamo parlare di come sia sfibrante pendere dai motuproprio di una persona irragionevole che tergiversa. Lo sentiamo: rispetto all’iniziativa il motuproprio è paludato, e soprattutto ha un taglio effettivamente sovrano. Di solito leggiamo quest’azione spontanea come idea, come proposta, come impulso, come spinta — tutto molto costruttivo, ma appunto propositivo, senza tratti decisori, senza l’ultima parola dell’arbitrio.

Ma in maniera forse ancora più interessante il motuproprio si fa avverbio — così non è più solo un’iniziativa, ma diventa un ‘di propria iniziativa’. Posso parlare di come l’amica si sia invitata alla festa motuproprio, di come quando parlo con lei le gambe mi ballino motuproprio, di come (lo osservi stranito di nascosto) il bambino stia rimettendo a posto motuproprio.

È una parola che nella sua invariabilità valorizza molto la volontà che sorregge (o sembra sorreggere) un’azione: la prospettiva diplomatica della decisione autocratica che esprime la propria decisione secondo il protocollo è di grande impatto.
Certo il riferimento era ed è raffinato — non è detto che sia di pronto accesso per qualunque orecchio. Anzi a veder così questa parola può anche risultare un po’ criptica. Però è tutt’altro che indecifrabile, e l’effetto è splendido!

Parola pubblicata il 23 Dicembre 2025 • di Giorgio Moretti