Origine

o-rì-gi-ne

Significato Inizio, scaturigine, primo principio di qualche cosa, provenienza, ascendenza, nazionalità, punto di inizio di qualche cosa

Etimologia dal latino origo, ‘origine’, derivato del verbo oriri ‘alzarsi, nascere, sorgere’.

  • Quella determinazione è l'origine di tutta la mia felicità.

Al Museo d’Orsay è conservato un dipinto di Gustave Courbet del 1866 — un quadro celeberrimo, che nel tempo ha scatenato reazioni di tutti i tipi: indignate, disgustate, ammirate, ipnotizzate, soggiogate. Si tratta de L’origine du monde (L’origine del mondo) in cui è ritratta la parte inferiore di un corpo femminile nudo, e del quale il minimo che si possa dire è che ha sempre fatto parlare di sé. Incredibile come una cosa così banale come un sesso femminile possa destare sempre scandalo e chiacchiericcio.

Il titolo così celebrativo contiene una parola che custodisce un mondo infinito di riflessioni e suggestioni: origine. È talmente primitiva e imprescindibile che non sapremmo di primo acchito darne dei sinonimi, delle versioni alternative. Ci serve l’aiuto del dizionario, e ogni sinonimo risulta parziale. Fa parte delle nostre categorie mentali, l’origine, e in un gioco di scatole cinesi lessicali potremmo dire che è l’origine stessa all’origine dell’origine. Che capogiro! Si prenda allora la torcia dell’etimologia per districare il nodo gordiano che si cela nel suo midollo più essenziale.

Proviene dal latino origo, a sua volta dal verbo oriri. Il suo significato è quello di ‘levarsi, sorgere’, e in seconda battuta ‘nascere’. L’oriente e l’origine sono cugini: il primo è il luogo dove si leva il sole, il secondo è quel che c’era ancora prima del sole, ancor prima del pensiero, quando niente di tutto ciò che conosciamo esisteva. Da qui la parola origine può essere usata in un vasto numero di modi per esprimere le sue diverse sfumature: l’origine del mio sospetto è il tuo modo di fare sornione! Ho conosciuto un ragazzo fantastico, è di origine italo-argentina, te lo devo presentare. La Romagna è il luogo di origine della piadina. Ricontrolla il segno di questo polinomio, se cerchi l’origine del tuo errore.

Insomma, la portata di questo reticolo di significati — fase iniziale, provenienza, causa — scaturisce tutta dall’estensione ancestrale di un sorgere celeste sopra l’orizzonte, che diventa un nascere.

Possiamo anche notare che origine ha dato origine (ora la smetto) ad un aggettivo altrettanto poliedrico: originale. Può indicare qualcosa che è presente sin dall’inizio, come il peccato originale, o magari qualcosa che è stato fatto personalmente di persona da qualcuno di molto noto: quello è un Courbet originale, a quanto sembra. Può anche essere usato per parlare del testo di cui è stata fatta una traduzione, e allora prima di dire cavolate va’ a ricontrollare il testo originale della poesia! Ma è un aggettivo che può descrivere qualcosa che non si è mai visto, senza parenti, magari molto bizzarro (e qui funziona anche da eufemismo): questo accostamento di sapori è… direi… originale! Oh, no, grazie, preferisco non fare il bis e lasciar spazio per il dolce. Se l'origine è causa, l'originale — fantasioso, apripista — non si richiama a niente di simile, di precedente.

Courbet dipinse L’origine del mondo per un collezionista privato e non immaginava che sarebbe diventato uno dei quadri più conosciuti della storia (ma forse se lo augurava). Ad ogni modo, con un titolo simile, perfino il capriccio pittorico commissionato da un ricco diplomatico ottomano appassionato di immagini osé del XIX secolo è riuscito a imporsi in una trama filosofica, e ancora oggi, nel tempo di scoperte scientifiche inimmaginabili, a dare una delle risposte più circostanziate e semplici alla domanda ‘Da dove veniamo?’.

Insomma, pensate se L’origine del mondo si fosse chiamato semplicemente: ‘Vulva di una modella’… avrebbe avuto così tanto successo?

Parola pubblicata il 05 Giugno 2022