Contemperare

con-tem-pe-rà-re (io con-tèm-pe-ro)

Significato Adattare alla natura di qualcosa; mitigare; mescolare

Etimologia voce dotta recuperata dal latino contemperare.

Questa parola è essenziale, di quelle che distinguono discorsi e pensieri fini ed efficaci da discorsi e pensieri grossi e abborracciati. Ci richiede di fare i conti con uno dei verbi più versatili e fertili della nostra lingua, e però non sempre facile, che è il ‘temperare’. E ci presenterà il suo concetto cardinale con un’immagine di poesia sontuosa.

Il nocciolo di significato di ‘temperare’ sta nel ‘mescolare’. Scoprire che uno dei suoi primi riferimenti latini sta nel mescolare nella giusta proporzione acqua e vino, ormai, non ci stupisce — era una questione mesmerizzante, per gli antichi. Che invece sia un derivato di tempus ci può stupire: non è pacifico, ma è plausibile che sia cogliendo la regolarità del tempo che sia scaturito questo metro verbale di giusta misura.

Il contemperare ci parla quindi di un mescolare insieme, di un mescolare più elementi in una situazione. Potremmo quindi parlare di come, dipingendo, contemperiamo due tonalità di colore (magari sono tempere), di come, cucinando, contemperiamo il forte di un agro con il dolce (diremmo stemperandolo).

È da questo significato di unione che si allarga il senso più pieno del contemperare, e cioè l’adattare una cosa con un’altra, conformarla, armonizzarla. Ma non facciamoci scappare questa realizzazione: la concezione che unisce mescolare e adattare è poeticamente avanzata. Poiché esiste una proporzione ideale, un equilibrio desiderabile, il mescolare secondo diverse quantità predica un adattamento.

Così posso parlare della necessità di contemperare esigenze diverse per le date del soggiorno al mare, di contemperare la difficoltà dell’esercizio alle mie capacità, di contemperare la ricetta alla dieta. Sostanze diverse si mescolano, e nel contemperare le mescolo in modo che vi sia equilibrio.

Conseguentemente (ma in modo forse meno comune) il contemperare diventa anche un mitigare. L’ottica di adattamento prende più nettamente il senso di uno smussare, di un addolcire, proprio di uno stemperare. Così posso contemperare la mia rabbia con la soddisfazione per un parziale successo, posso contemperare la critica con un apprezzamento, e il passare del tempo contempera i sentimenti accesi.

Dal mescolare, qui, traiamo l’adattare e il mitigare. Usare questo verbo significa attingere a una vena di significati potenti, di polso, che danno l’impressione di un’impressione sul mondo: concreto e forte, e di occhio limpido, è il contemperare.

Parola pubblicata il 30 Luglio 2020