Mefistofelico

me-fi-sto-fè-li-co

Significato Relativo a Mefistofele; che ricorda Mefistofele per aspetto o comportamento; diabolico, maligno

Etimologia dal nome del diavolo Mefistofele.

La figura del diavolo non è certo un monolite, anzi è proteiforme: nei secoli si è trasformata in maniera fantasmagorica. Ma uno dei diavoli più celebri della letteratura mondiale è diventato un vero e proprio paradigma. Mefistofele.

Quando si parla di Mefistofele e dell’aggettivo mefistofelico ci si riferisce per eccellenza al personaggio del Faust di Goethe - anche se non va trascurato che né la storia di Faust né tantomeno lo stesso nome di Mefistofele sono sue invenzioni originali. In particolare sembra assodato che il nome di Mefistofele sia un’invenzione moderna, precedente alle narrazioni su Faust, che non trova origine nella tradizione religiosa giudaico-cristiana, il cui conio, nonostante diverse complicate congetture etimologiche, resta un mistero.

Il Mefistofele di Goethe non ha corna e zoccoli: compie moltissime trasformazioni, ma tendenzialmente si presenta come un personaggio distinto di forma perfettamente umana. Anche se ovviamente mantiene un che di diabolico nell’aspetto - specie la barba a punta. Non è comunque un diavolo satanico, grave, serioso, anzi è incline allo scherzo, alle arguzie, alla lascìvia, e per Faust sembra più un compagno di avventure malizioso che non un nemico demoniaco, per quanto operi il male. Dopotutto è un diavolo tentatore, non un diavolo infernale, quindi deve apparire come un gentiluomo. Da questo ricchissimo punto di partenza si dipanano i significati dell’aggettivo ‘mefistofelico’.

Può essere riferito all’aspetto o al comportamento: quando il professore che sta per farci una domanda ci guarda con un sorriso mefistofelico sappiamo che non ci si può aspettare niente di buono; e l’amica ci può presentare il suo mefistofelico fidanzato - vestito di tutto punto, col viso affilato, l’incarnato pallido, il pizzetto curato (magari rosso), e una punta di beffarda malizia negli occhi. Ma può anche essere mefistofelico il personaggio della serie televisiva che ordisce tele di nequizia in cui i nostri beniamini puntualmente finiranno, mefistofeliche le raffinate manovre del politico corrotto.

Questo aggettivo è annoverato fra i sinonimi di ‘diabolico’, ‘demoniaco’, ‘maligno’, ‘satanico’. Ma è a un tempo più ricercato e preciso e meno solenne. Sono tutti termini assoluti, perché si riferiscono ad astrazioni del puro male. Ma di Mefistofele si colgono anche le debolezze o, per così dire, il lato umano. Alla fine, è un povero diavolo - se non un buon diavolo.

Parola pubblicata il 25 Maggio 2016