Sbracare
sbra-cà-re (io sbrà-co)
Significato Togliere le brache, mettersi in libertà; comportarsi in maniera scomposta; togliere l’imbracatura
Etimologia derivato di braca, con prefisso s- privativo, che è dal latino braca, di origine gallica.
Parola pubblicata il 11 Marzo 2018
L’eccezionalità di questa parola sta in un equilibrio particolare e potente: la braca è a un tempo un riferimento basso e un riferimento alto. Basso perché si parla pur sempre di calzoncini, se non di mutande, che non sono proprio corone e scettri; alto perché è un termine ricercato, delicatamente desueto. Questo equilibrio rende la braca un elemento triviale e dignitoso insieme - e si ripercuote sullo sbracare.
Letteralmente sbracare significa togliere le brache, i calzoni. Data la diffusione dell’uso come riflessivo (sbracarsi), possiamo anzi dire che lo sbracarsi è togliersi le brache. L’atto (concreto o evocato figuratamente) di libertà suprema, di sovrana licenza, di quando la volontà superiore di mettersi più comodi, più ad agio, in bramate posizioni indecorose, esilia ogni considerazione di decenza conveniente. I ragazzi dormono sbracati nei sacchi a pelo da cui spuntano arti; dopo il pranzo esagerato ci sbrachiamo in poltrona con il libro aperto sul naso; ed entro in casa, mi sbraco sul divano, e per la Costituzione nessuno può impedirmelo (se è casa mia).
Ora, per quanto schietto, foriero di gran godimento e in molti casi lecito, l’atto dello sbracare o dello sbracarsi pare però poco compassato, poco elegante: tant’è che lo sbracare diventa il comportarsi o l’essere compiuto in maniera scomposta, senza modo e attenzione, con la licenza di chi se ne sta senza calzoni. La progettazione sbracata non serve a nessuno e non porta da nessuna parte; il controllo sbracato si fa sfuggire qualcosa che avrebbe dovuto bloccare; e risate sbracate accompagnano il siparietto ricco di battutacce.
Una parola ricca, colorita, potente, piacevolmente ambivalente. Che nasconde un’ultima curiosità: la braca - come l’imbracatura - può essere anche quel sistema di corde che sorregge e solleva e sposta carichi, specie di nave. Curiosità, dicevo, perché la braca pare l’unica cosa che muove ordinatamente il carico, così come le brache paiono le uniche cose che muovono ordinatamente noi.