Tristanzuolo

tri-stan-zuò-lo

Significato Piuttosto cattivo, malizioso, buono a nulla; malsano, stentato, afflitto

Etimologia da tristo ‘afflitto, doloroso, malandato, malvagio’.

  • «E chi sono i tristanzuoli che hanno rotto queste cose?»

I significati di una parola, e le sue accezioni centrali, non si decidono una volta per tutte. Quella dei significati è una geografia fluviale che cambia di tempo in tempo, seppellendo o scavando questo o quell’uso.

‘Tristanzuolo’ è una parola rimasta nella lingua viva di registro letterario perché… funziona. Coglie un elemento pericoloso del reale (peraltro con una certa ricercatezza) e col suffisso ne fa una caricatura modesta.
Ora, il ‘tristo’ si è specializzato rispetto al ‘triste’ perché ha adottato una dimensione morale piuttosto che sentimentale (anzi in effetti è il ‘triste’ ad essersi staccato dal ‘tristo’, ma non divaghiamo); c’è una frontiera labile fra mestizia e cattiveria, che si allunga sotto un cielo tetro.

Il tristanzuolo (attestato nel Trecento) nasce sotto la stella dell’afflitto, dello smunto, del cagionevole — diciamo dello stentato e del malsano in genere. Sono tristanzuoli i cani randagi che troviamo in certe periferie, la nonna mi vede tristanzuolo e mi invita a mangiare di nuovo e a mettere un altro golf, e le piante dell’amico, appena arrivate a casa sua dal rigoglio del vivaio, acquistano un’aria tristanzuola. Senza contare i pasti tristanzuoli della mensa.

I dizionari di qualche decennio fa indicavano come arcaica e letteraria, se non morta, l’accezione del tristanzuolo quale ‘piuttosto cattivo, malvagio, meschino’. Ebbene, adesso è il significato di ‘malsano’ ad essere più desueto, o sepolto come morto, mentre il tristanzuolo ‘malvagetto’ è tornato in uso. Ci sono corruzione, perfidia e malizia nel tristanzuolo, ed è così attenuato e svilito che acquista perfino un tratto da buono a nulla.

Parlerò delle compagnie tristanzuole frequentate con convinzione dai figlioli, dei collaboratori tristanzuoli di cui si circonda la personalità locale, della gente tristanzuola che compare sulle prime pagine dei giornali. È un modo per dire con leggerezza, senza dar troppa gravità alla cosa; è un modo per adombrare, dire e non dire, per asserire scherzando. Quella del tristanzuolo è una buffa sfumatura di turpitudine — molto solita e poco interessante, ma resa mirabilmente in un profilo caricaturale cattivo e misero.

Davvero una parola da tener presente e frequentare — anche con la gioia di questo nuovo giro di giostra che la lingua, per evidenti meriti, le ha offerto.

Parola pubblicata il 13 Febbraio 2025