Mercuriale

mer-cu-rià-le

Significato Listino di prezzi correnti di certe merci; mercorella comune; preparato farmaceutico che contiene mercurio; scaltro, vivace, veloce

Etimologia voce dotta recuperata dal latino mercurialis, da Mercurius, ‘Mercurio’.

  • «Ha un modo di fare mercuriale, si cava da ogni impiccio con una disinvoltura straordinaria.»

È una parola che nei suoi significati più interessanti e incisivi è piuttosto rara, ma quando è usata si fa intendere e apprezzare. Dopotutto, fa parte di un manipolo di parole — dal marziale al venereo, dal gioviale al saturnino — che significano delle qualità a partire da un paradigma mitologico e astrologico la cui narrazione è diffusa, di antico prestigio, e accessibile.

Naturalmente si parte parlando di Mercurio, divinità del pantheon romano. Messaggero divino, rapido e scaltro, è patrono dei commerci, dei viaggi, dell’eloquenza. Carico di elementi iconografici che ne figurano le caratteristiche, è anche una divinità psicopompa, cioè che accompagna le anime dei defunti.
Ora, la quantità di tempo che la nostra cultura e le sue fasi precedenti hanno passato con l’idea simbolica di Mercurio è enorme — anche perché in effetti e omologo di altre divinità, da esse è mutuato e le continua: pensiamo al Turms etrusco, se non all’Ermes greco. Quindi l’esplorazione linguistica intorno a Mercurio ha avuto modo di acquisire un’estensione notevole, e oggi abbiamo diversi ‘mercuriali’.

Ad esempio, il mercuriale è un listino di prezzi correnti per certe merci: il senso è trasparente, visto il patronato dei mercanti. Si chiama mercuriale anche un umile genere di piante della famiglia delle Euforbiacee, fra cui la mercorella — dedicate al dio per motivi non chiari, forse per le proprietà erboristiche. Dopotutto Mercurio presiede anche alla farmacia, scienza di bilanciamento simboleggiata dal suo bastone araldico con due serpenti, il caduceo — da non confondere col bastone di Esculapio, simbolo della medicina, che di serpente ne ha uno solo. Anzi, restando in quest’ambito sono mercuriali anche i preparati farmaceutici che contengono mercurio.

Quindi, intanto, possiamo parlare di come nel preventivo certe cifre si discostino stranamente dal mercuriale, della mercuriale che è cresciuta in gran quantità nella vigna, dell’unguento mercuriale che usava la nonna.

Ma il mercuriale è anche lo scaltro, il vivace, il veloce: quest’accezione riattinge alla vena primaria dei caratteri del nume Mercurio. Posso parlare dell’ingegno mercuriale della studente, della trovata mercuriale del geometra durante la ristrutturazione, del carattere mercuriale dell’opera teatrale brillante, rapida, piena di rivolgimenti — ma anche della bici mercuriale con cui svicolo in città, del piglio mercuriale con cui affronto la crisi.

Il fatto che sia una parola poco battuta la rende tanto suggestiva: delinea in un modo che non ci si proietta in mente in modo troppo netto, ma alludendo molto. E lo fa secondo un riferimento che non è didascalico, squadernato in pieno sole, ma che richiede una piccola, complice decodifica, del tutto pervia. Una dinamica davvero di grande effetto.

Parola pubblicata il 24 Marzo 2025