Ex

èx

Significato Come preposizione, originato da; come aggettivo e sostantivo, che non è più in carica, che ha cessato di svolgere una certa funzione

Etimologia voce latina, preposizione che ha per significati principali ‘fuori da, via’.

  • «Quel complesso di appartamenti è un ex convento.»

Il modo in cui una parola passa da un significato a un altro non è sempre trasparente, anche se è una parola ben nota; magari sono significati abbastanza vicini e intuiamo alla grossa quale possa essere il nesso, la contiguità — ma di qui a trovare il sentiero preciso che ha preso, e quindi a intendere quali vocazioni abbia seguito in vita sua per arrivare fino a noi, ce ne passa.

Ex in latino è una roba importante e versatile. È una preposizione, che significa ‘fuori da, via’, che però incontriamo molto spesso anche come prefisso. Ha un’ascendenza notevole: quella ricostruita come eghs- è una radice protoindoeuropea, che alligna in una quantità di lingue — ad esempio possiamo notare che anche il greco ha i suoi ex-/ek- con questo significato.

Ad ogni modo, di tutta la versatilità possibile apparecchiata dagli innumerevoli usi di ex in latino, la nostra gente del medioevo ha notato un genere d’espressione tarda particolarmente interessante.
Stiamo parlando del primo periodo comunale, un momento in cui le città trovano una forma di organizzazione nuova. Ma si sa che anche il nuovo richiede l’impiego di alcune vecchie categorie: serve un retroterra, un immaginario su cui radicarsi. E noi abbiamo sempre avuto quello dell’antichità classica. Non è curioso che dopo il Mille — alla distanza non indifferente di quindici secoli — l’Italia comunale prenda a eleggere consoli, come prese a fare Roma dopo la cacciata dei re?

Questo affare dei consoli era particolarmente interessante. Nel latino tardo, per collocare qualcosa che veniva fatto o accadeva alla fine di un consolato, o meglio all’uscita di qualcuno dalla carica di console, si usava la locuzione ex consule — bella, sintetica. L’italiano di allora, con libera ispirazione, imprese a chiamare ex consulo chi era uscito dalla carica, chi era stato console. Questo ‘ex’, per l’italiano, aggettivo e sostantivo, nasce in una dimensione politica.

È un tono che resta: di base stiamo parlando di cariche, uffici, posizioni, e tutti questi sono concetti radicalmente istituzionali — anche se poi andiamo oltre. Quindi parliamo dell’ex deputata, dell’ex presidente, ma anche degli ex allievi, e poi del nostro ex luogo di lavoro, della nostra ex casa, senza contare la mia ex (anzi come sostantivo oggi nella stragrande maggioranza dei casi ‘ex’ si riferisce a qualcuno con cui c’era un rapporto amoroso): in genere, l’ex ha semplicemente cessato di svolgere una certa funzione — come il console alla fine del mandato. E che lusso, specie per i titolisti, una parola così breve.

Poi naturalmente percola anche altro dell’ex latino; ad esempio, resta una preposizione che squaderna un’origine, una derivazione — come quando spieghiamo che si applica la norma ex articolo millanta-bis, o s’indica che si tratta di lana ex materasso.

Un panorama ampio e lussureggiante. Ma soprattutto è sempre bello come si riesca, nella progressione semplice di una parola, magari data per scontata, a scovare necessità umane che hanno mosso i nostri nonni.

Parola pubblicata il 18 Gennaio 2025