Coniglio

Parole bestiali

co-nì-glio

Significato Nome comune di una trentina di specie della famiglia dei leporidi, di cui la più nota è il coniglio europeo. In genere sono detti “conigli” i membri di tutti i generi compresi in questa famiglia, tranne il genere lepus (le lepri)

Etimologia dal latino cuniculum, ‘coniglio’ o ‘galleria sotterranea’, da cui anche cunicolo.

  • «Hai visto? Scappa come un coniglio!»

Non sembra che ci sia troppa differenza tra un coniglio e una lepre, se non che uno è addomesticabile e l’altra no. Eppure hanno un simbolismo molto diverso: se qualcuno corre via “come una lepre” è ammirato per la sua agilità, ma se lo fa “come un coniglio” è un vergognoso codardo.

E, per una volta, la saggezza popolare ha ragione: si tratta di animali ben diversi. Le lepri sono più grosse, veloci e indipendenti, mentre i conigli sono incomparabilmente più docili. Per questo sono loro gli aiutanti preferiti dei maghi, come testimonia il detto “tirar fuori il coniglio dal cilindro” (trovare una soluzione inaspettata).

Prova inconfutabile di tale diversità è Alice nel paese delle meraviglie, in cui è ben chiara la differenza tra il Bianconiglio, inerme e ansioso, e la Lepre marzolina, piuttosto rude nonché completamente matta. Questa caratterizzazione viene da un detto inglese, “matto come una lepre di marzo”, con allusione ai movimentati cerimoniali di accoppiamento che hanno luogo in primavera.

Il Bianconiglio invece non ha origine da un detto ma, in compenso, ne ha generati due. Cadere “nella tana del coniglio” (down the rabbit hole) significa entrare in una situazione o stato d’animo strano e problematico, o anche, più specificatamente, dilungarsi in inutili ricerche su internet perdendo il senso del tempo. Invece “seguire il coniglio bianco” (follow the white rabbit) significa investigare su una stranezza apparentemente insignificante fino a incappare in scoperte sconvolgenti, come accade a Neo in Matrix.

Ciò non toglie che i due animali possano essere facilmente confusi. Alcune lingue, come il cinese, hanno addirittura un solo nome per entrambi, motivo per cui il 2023 potrebbe essere definito – in base al calendario cinese – come “anno del coniglio” o “della lepre” indifferentemente. A sua discolpa va detto che l’antica Cina conosceva solo le lepri, dato che i conigli sono di importazione europea.

Peraltro la cultura americana non è meno confusionaria. Per esempio il coniglietto pasquale, che porta in dono le uova di cioccolato, era originariamente una lepre. Viene infatti dalla tradizione germanica, nella quale le lepri erano l’animale sacro alla dea Eostre, la cui festa venne poi sostituita dalla Pasqua cristiana (in inglese Easter). Un errore comprensibile, comunque, visto che conigli e lepri sono entrambi prolifici e perciò si prestano bene a simboleggiare la rinascita primaverile.

Un pasticcio maggiore è quello combinato dalla Warner Bros nella creazione del suo personaggio più celebre, degno addirittura di lasciare la propria stella sulla Hollywood Walk of Fame: Bugs Bunny.

Il nome infatti lo connota come un coniglio (bunny), ma diversi cartoni si riferiscono a lui come a una lepre (hare). Della lepre possiede inoltre le orecchie molto lunghe e l’abitudine a stare da solo, mentre i conigli preferiscono vivere in gruppo. Tuttavia abita in una tana sotterranea, abitudine propria dei conigli che, non a caso, sono i gemelli etimologici della parola “cunicolo”. Insomma sembra un ibrido tra i due animali, salvo che conigli e lepri non possono ibridarsi: geneticamente sono troppo distanti. Che sia una lepre adottata da una famiglia di conigli?

Per andare sul sicuro potremmo essere tentati di definirlo semplicemente un roditore. Eppure sbaglieremmo ancora: né i conigli né le lepri appartengono all’ordine dei roditori, bensì a quello dei lagomorfi. Comunque la si metta, lo sfuggente Bugs Bunny non è mai quello che sembra.

Parola pubblicata il 05 Dicembre 2022

Parole bestiali - con Lucia e Andrea Masetti

Un lunedì su due, un viaggio nell'arcipelago dei nomi degli animali, in quello che significano per noi, nel modo in cui abitano la nostra vita e la nostra immaginazione.